Re: pallone di calcio ad effetto

From: Luis <luis_at_luis.com>
Date: Mon, 9 Jan 2023 12:58:03 +0100

On Mon, 9 Jan 2023 12:01:31 +0100, Giorgio Pastore wrote:

> Il 09/01/23 11:41, Luis ha scritto:
> ....
>> abbiamo la velocità del pallone e la durata della
>> traiettoria, possiamo stimare la curvatura della
>> traiettoria, conosciamo la massa del pallone, abbiamo la
>> velocità angolare del pallone (è 0 rad/s :)), la
>> temperatura dell'aria e la sua densità e umidità relativa
>> mi paiono poco importanti, assumiamo per semplicità che
>> l'aria sia ferma, cos'altro manca?
>
> L'aria attorno al pallone NON è ferma

volevo dire, prima che il pallone venga calciato supponiamo
l'aria ferma, poi certo si muove

> e questa è la parte che rende
> tutto difficile. Anche il dettaglio della superficie del pallone gioca
> un ruolo in linea di principio non secondario.

certo, infatti il san siro del mio amico di curvare ad
effetto non ne voleva sapere, parliamo di decine e decine
di prove ed osservazioni, una volta ci abbiamo dedicato
mezzo pomeriggio

> Temo che tu stia mescolando cose diverse. Nel caso del tiro di Carlos ed
> altri simili la rotazione c'era e l'effetto Magnus è sicuramente un
> ingrediente essenziale.

continuo con il pensare che visto che magnus non vale
sempre, quando entra in gioco vale molto meno della
spiegazione che stiamo cercando. una spiegazione o vale
sempre o non vale mai, non ci sono vie di mezzo, per come
la vedo io.
è uno dei principi in base al quale hanno poi scoperto
altre leggi fisiche, mi insegni: se la forza di gravità per
un pezzo di carta non vale quando sfreghi una penna su un
maglione, allora ci dev'essere qualcos'altro di molto più
forte :)

> Poi ci sono i tiri a effetto senza rotazione
> con caratteristiche un po' diverse. E questi sono i casi meno semplici
> da modellare in quanto proprio le situazioni in cui il dettaglio fine
> del flusso attorno al pallone gioca il ruolo centrale.

ma certo

> Tuttavia, la
> conoscenza del meccanismo alla base della portanza e la dipendenza del
> coefficiente di attrito dalla velocità permettono di farsi un'idea i> qualitativa della situazione.

di quale portanza parli? di quella "verticale"?
quella non penso c'interessi
la portanza (se così la si può chiamare) che c'interessa è
quella orizzontale/laterale

> Per il quantitativo, gli ingredienti sono noti: Navier_Stokes, un
> supercomputer con molto tempo di calcolo e una buona conoscenza della
> fluidodinamica a livello avanzato. Con meno di questo, niente.

ok, vi auguro buon lavoro, e grazie ancora :)
Received on Mon Jan 09 2023 - 12:58:03 CET

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