Re: Morte della fisica teorica??? (Tullio Regge)
Giovanni D. wrote:
>
> Nella rubrica "L'Opinione" di Tullio Regge di "Le Scienze" di settembre
> 1999, mi sembra che si descrivano tristi sorti per il futuro della
> fisica teorica (in particolare della fisica "delle alte
> energie")...qualcuno puo' darmi la sua opinione a riguardo?
>
> Grazie
> Ciao
> Giovanni
Ho letto l'editoriale e penso che l'analisi sia corretta.
Ma penso anche che, almeno in Italia,la situazione sia conseguenza
anche di errate (non) programmazioni passate.
In Italia si e' assistito ad un afflusso in massa al Dottorato di
Ricerca in particolare in fisica
teorica (anche perche' l'esame per vincere un posto e' scritto ed
orale, non c'e' alcuna prova pratica e cio' penalizza gli
sperimentali), senza alcuna programmazione. Il meccanismo
ha finito per "buttare sulla strada" al termine del
dottorato centiania di giovani con una altissima specializzazione
costretti a riciclarsi come meglio e' possibile.
Entrare nel mondo accademico come fisico teorico ormai e' praticamente
impossibile (non sto esagerando) data la penuria di posti.
Alle industrie italiane la capacita' di fare ricerca e in particolare
ricerca teorica non interessa per nulla e gli anni passati in ambiente
accademico sono considerati "tempo perso".
Nell'insegnamento nelle superiori non si entra piu'dato
l'analogo affollamento, inoltre per insegnare nelle superiori sara'
necessario, dopo l'imminente concorso (l'ultimo della storia),
un titolo di specializzazione in didattica indipendente dal titolo di
dottore di ricerca.
A questo punto perche' uno dovrebbe intraprendere la carriera
del fisico teorico? L'unica risposta, masochistica, e' per puro
piacere personale.
Quando qualcuno viene da me e mi dice "vorrei fare il fisico teorico"
io gli dico "Meglio fare qualunque altro lavoro, ma se proprio vuoi,
secondo me dovresti laurearti in matematica, poi, quando avrai un
posto accademico fisso ti occuperai di fisica teorica".
D'altra parte io credo anche che la crisi sia fisicologica
per ragioni oggettive: al momento il numero dei fisci teorici che
lavora nella ricerca nel mondo e' comunque elevatissimo rispetto al
quel "pugno" di fisici teorici che nella prima meta' del secolo
ha prodotto praticamente TUTTA la fisica teorica moderna.
Nonostante questo i progressi nella seconda meta' del secolo sono
stati in confronto pochissimi (con le debite notevoli eccezioni).
C'e' anche una impossibilta' tecnica di vagliare sperimentalemnte le
nuove proposte teoriche perche' le energie in gioco sono troppo
elevate. In pratica la fisica teorica e' in crisi ed in un certo senso
"e' giusto" o "fisiologico" che sia cosi'.
Ciao a tutti, Valter Moretti
Received on Wed Sep 29 1999 - 00:00:00 CEST
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