Re: Un articolo da Relatività per stupidi..

From: Pier Franco Nali <ampfn_at_tiscali.it>
Date: Mon, 3 Apr 2023 12:00:56 -0700 (PDT)

Il giorno lunedì 3 aprile 2023 alle 16:20:04 UTC+2 Elio Fabri ha scritto:
> .....
> Però si può fare un altro ragionamento.
> Se in K0 si sono disposti n regoli (lunghi 1 metro e fermi) per
> coprire la circonferenza, vuol dire che i punti A1, A2, ... An distano
> 1 metro.
> Ma se distano 1 metro visti da K0, dove sono in moto e quindi
> contratti, la distanza propria, che si misura in K, sarà g metri e in
> totale la circonf. misurata in K sarà lunga g*n metri. Per il raggio
> abbiamo sempre m regoli.
> D'altra parte in K vale la geometria euclidea, quindi deve essere
> g*n/m = pi, ossia m/n = pi/g. Ma m/n è il rapporto misurato in K0, che
> è quindi *minore* che in K, mentre con l'altro ragionakento (di E.)
> risultava maggiore.
>
> Abbiamo una contraddizione: o uno dei due ragionamenti è sbagliato, o
> c'è qualche ipotesi fatta, tacita o esplicita, che non è vera.

> ==================================================================
>
> Per oggi mi fermo qui: qualcuno vuole sbrogliare il dilemma?
> ...
> --
> Elio Fabri




Una cosa non mi torna... se si dice che in K0 i regoli sono "lunghi 1 metro e fermi" come si può dire allo stesso tempo che visti dallo stesso sistema K0 sono "in moto e quindi contratti"? E inoltre, la distanza propria (per definizione) non può essere misurata in K, dove sono in moto, ma è quella che è stata misurata in K0 dove sono fermi rispetto all'osservatore che ha effettuato la misura (1 metro). Di conseguenza, da K i regoli si vedranno in moto, contratti e lunghi 1/g (e non g) metri, ovvero m/n = pi * g come prima.

Saluti,
Pier Franco
Received on Mon Apr 03 2023 - 21:00:56 CEST

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