Enrico SMARGIASSI <smartassi_at_triste.infn.it> wrote:
>
>Stefano Crispino wrote:
>
>> Ciao a tutti, non voglio ripropormi ancora una volta come 'eretico', ma mi
>> e' sorto un dubbio. E precisamente: se davvero esiste il dubbio in Mq che la
>> coscienza dell'osservatore possa provocare il collasso della funzione d'onda
>> (dubbio espresso una volta da Penrose),
>
> In realta' risale almeno a Wigner (1961). Forse e' il caso di
>sottolineare che il collasso della f.d'o. non e' un evento esoterico ma
>ha un posto ben preciso, e fondamentale, nella M.Q. ordinaria (ne e' uno
>dei postulati, in effetti).
>
>> perche' non viene approntato un
>> esperimento per verificarlo? Si potrebbe eseguire una versione del gatto di
>> Schrodinger meno dannosa per i felini, utilizzando i soliti magneti di
>> Stern-Garlach, con la variante di una persona che in anticipo tenta di
>> determinare il risultato dell'esperimento (spin destra o sinistra)
>> attraverso la sua coscienza (non chiedetemi in quale modo).
>
> Il problema e' che la coscienza, nello schema che citi, causa il
>collasso della f.d'o. ma non ne determina il risultato. Vale a dire che,
>secondo questo punto di vista, e' l'atto cosciente di osservare che fa
>assumere allo spin una direzione precisa (su o giu'), ma quale sia
>questa direzione rimane comunque impredicibile a priori.
>
>--
>To reply, replace "smartassi_at_triste" with "smargiassi_at_trieste"
>in my e-mail address
>
>Enrico Smargiassi
>http://www-dft.ts.infn.it:6163/~esmargia
Cos� pare ma � dura da mandar gi� fuori dalle formule matematicche.
Poi c'� il problema della non localit�. E che dire se ci mettiamo di
mezzo anche la relativit�? Voglio dire se tra i 2 fotoni correlati per
polarizzazione (o altro) ci inseriamo anche due sistemi inerziali
diversi in modo che il fotone 1 venga visto come "causa" dello stato
del fotone 2 nel sistema inerziale A e viceversa sia il fotone 2 ad
essere visto come "causa" da chi osserva nel sistema inerziale B?
Inoltre c'�, a mio parere, una trasmissione di quote di conoscenza
superiorfe alla velocit� della luce se qualche anno dopo che sia
partita una nave stellare per Proxima Centauri, io mando un pacchetto
di,poniamo, n.3 fotoni verso quella stella e mantengo in un circuito i
tre fotoni correlati, in modo che i tre fotoni inviati a Proxima
arrivino un'ora dopo l'arrivo dell'astronave e vengano da essa
raccolti. Secondo un codice stabilito in partenza, il capitano dovr�
compiere una delle otto azioni possibili (DDD fino a SSS nelle varie
combinazioni del verso di polarizzazione che si decider� di misurare)
e poniamo che noi o lui (chi prima?) misuriamo un SDS nei tre fotoni.
Allora noi sapremo istantaneamente che il capitano a 4,2 anni luce dei
distanza star� facendo l'azione prevista per quella combinazione.
(E' vero che magari l'astronave potrebbe essere esplosa a met�
viaggio, ma insomma, una qualche informazione iperluce l'abbiamo
avuta... oh no?)
Ora per un cittadino interessato riesce assai difficile accettare che
la MQ dichiari di non poter stabilire cause ed effetti in senso
assoluto.
Per il gatto di Schroedinger: che succederebbe se ci fosse un E.T che
vede attravrso la scatola guardando da Marte? Quando colassa quella
benedetta funzione?
Saluti.
Ernesto
Received on Wed Sep 08 1999 - 00:00:00 CEST