Re: Un piccolo esercizio di relatività (ristretta!)

From: Christian Corda <cordac.galilei_at_gmail.com>
Date: Sat, 15 Apr 2023 16:40:41 -0700 (PDT)

On Sunday, 16 April 2023 at 00:20:03 UTC+2, Bruno Cocciaro wrote:
> Il 15/04/2023 17:56, Christian Corda ha scritto:
>
> > Guarda che, da un punto di vista relativistico la vera assurdità la stai dicendo tu.
> Bene, mi hai convinto.
> Tu credi veramente all'assurdità che se io osservassi il display di un
> orologio che sta passando sotto di me segnare l'istante 5.00000000... s,
> il tipo che è in moto con l'orologio vede il suo orologio segnare un
> istante minore di 5.0000000... s quando io passo sopra di lui.

No, anche tu vedi segnare lo stesso istante, solo che per te il suo orologio non sta segnando il tuo tempo reale ma un tempo più breve del tuo. Per te il suo orologio non funziona bene ed anticipa i tempi.
> Questo perché il tipo "vive" in un disco rotante e il "tempo proprio nel
> riferimento rotante è minore che nel riferimento fisso".

Ti ho detto che non sto asserendo quello che dici tu, ma una cosa più sottile. Dovresti leggere il mio lavoro e la formula che governa questo processo.
> Non solo, credi veramente che l'assurdità suddetta derivi da "un punto
> di vista relativistico".

Non è questione di quello che io credo, è questione di ciò che dicono le formule, se tu ti rifiuti di leggerle puoi continuare a credere quello che vuoi, ma continui a sbagliare.
> > Non esiste istantaneità né in RR né in RG.
> questa è proprio grossa.
Dipende


> > Il tuo discorso non regge sin dall'inizio perché oltre alla questione che non puoi comunicare NIENTE istantaneamente perchè ogni operazione di comunicazione avviene in un intervallo di tempo finito, l'operazione di settaggio ha un certo intervallo infinitesimo di tempo per il tipo in moto con O_m ed un DIVERSO intervallo infinitesimo di tempo per te.
> Ovviamente, *ogni* comunicazione che avviene fra oggetti che si trovano
> nello stesso punto è *sempre* istantanea. E sia io sia l'orologio che mi
> passa sotto sia il tipo in moto con l'orologio siamo *nello stesso
> punto* quando io dico che l'orologio mi sta passando sotto e il tipo
> dice che io gli sto passando sopra (sopra e sotto non hanno ovviamente
> alcun senso, è un modo per dire che siamo tutti e tre nello stesso punto
> allo stesso istante)
Non siete punti materiali, siete corpi finiti, e l'informazione da un corpo finito all'altro passa sempre in un tempo non nullo.
.> Einstein mette in nota questo punto. Dice:
> "Non si considererà qui l’ imprecisione che si introduce nel concetto di
> simultaneità di due eventi (approssimativamente) nello stesso posto e
> che viene superata con l’astrazione."
> https://fisica.unipv.it/antoci/re/Einstein05.pdf pag 4

Estrapoli ciò che dice Einstein ad un contesto diverso, non a caso Einstein parla esplicitamente di "imprecisione" ed "approssimativamente". Ma il punto chiave è un altro, lo spiego dopo.
> È vero che ogni operazione necessita di un intervallo di tempo finito ma
> non c'è alcun limite inferiore per la durata dell'operazione di
> settaggio dell'orologio.


Su questo ho forti dubbi, basta considerare il tempo di reazione non nullo del tipo a cui dici di settare l'orologio, ma il punto chiave è che per quanto l'intervallo di tempo che tu misuri per la durata dell'operazione di settaggio, possa essere piccolissimo, quello dell'osservatore rotante sarà sempre più piccolo.
> Possiamo dire che il tipo, sapendo che necessita di 0.0...1 s per
> settare l'orologio, invece che a 0 lo metterà a 0.0...1 s e, quando avrà
> finito, io vedrò il suo orologio segnare 0.0...1 s e,
Tu lo vedrai segnare 0.0...1 s, ma per te sono passati realmente più di 0.0...1 s. Per te l'orologio è in anticipo.
> contemporaneamente, vedrò il mio orologio (che non ho a disposizione,
> quindi non entra nella domanda posta, comunque, se proprio ce lo vuoi
> mettere, mettiamocelo) segnare 0.0...2 s. Al posto dei tre puntini, per
> quanto detto (non esiste un limite inferiore per la durata del
> settaggio) possiamo metterci un numero di zeri a piacere
Non direi proprio, come già detto, minimo devi considerare il tempo di reazione del tipo, e già quello è diverso per lui e per te.
>cioè, per
> dirla con Einstein, possiamo superare "con l'astrazione" la piccola
> imprecisione che si ha e dire che sia io che il tipo diciamo che, quando
> ci incontriamo (o "alla fine" del nostro incontro) entrambi i nostri
> orologi segnano zero.



No, Einstein si riferiva al concetto di simultaneità e già parlava di "imprecisione" ed "approssimativamente". Qui stiamo parlando di una cosa diversa, un'operazione di settaggio che richiede un tempo diverso da zero che, come minimo, non può essere inferiore al tempo di reazione di chi fa il settaggio. Ora non so quanto richieda, ma supponiamo come dici tu 0.0...1 s per l'osservatore rotante. Per te sarà un pochino di più anche se leggi 0.0...1 nell'orologio. Questa è una cosa che non puoi eliminare perché deriva dalla formula che ho scritto prima.

> > Come ho spiegato sin dall'inizio, non esistono eventi né simultanei né istantanei in questo contesto. Per questo io anziché usare gli orologi preferisco usare i raggi di luce.
> Ovviamente *esistono* eventi simultanei (in ogni contesto).
Solo per punti materiali.
> Non solo, con la relatività, si prende coscienza che essi sono alla
> *base* del concetto di tempo.
> Einstein lo dice con le seguenti parole:
> "Dobbiamo tener presente che tutte le nostre asserzioni nelle quali il
> tempo gioca un ruolo sono sempre asserzioni su _eventi simultanei_.
> Quando per esempio dico: “Quel treno arriva qui alle ore 7,” ciò
> significa: “Il porsi della lancetta piccola del mio orologio sulle 7 e
> l’arrivo del treno sono eventi simultanei”.
Mi sa che Einstein si era messo in un preciso sistema di riferimento però. Qui stiamo parlando di riferimenti diversi.
> Alla fine di tale passo Einstein mette la nota che ho citato sopra. L'
> "eventi simultanei" è evidenziato nell'originale di Einstein che è stato
> pubblicato nel 1905 alla pag 891 di un numero degli Annalen der Physik.
> I passi che ho citato sono fra pag 892 e 893.

Lascia perdere la questione della simultaneità, anche ammesso e non concesso che tu abbia ragione, come ho spiegato sopra il punto chiave è un altro.
> >
> Ciao,
> Bruno Cocciaro
Ciao, Ch.
Received on Sun Apr 16 2023 - 01:40:41 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:01 CET