Il 16/04/2023 01:40, Christian Corda ha scritto:
> On Sunday, 16 April 2023 at 00:20:03 UTC+2, Bruno Cocciaro wrote:
>> Bene, mi hai convinto.
>> Tu credi veramente all'assurdità che se io osservassi il display di un
>> orologio che sta passando sotto di me segnare l'istante 5.00000000... s,
>> il tipo che è in moto con l'orologio vede il suo orologio segnare un
>> istante minore di 5.0000000... s quando io passo sopra di lui.
>
> No, anche tu vedi segnare lo stesso istante, solo che per te il suo orologio non sta segnando il tuo tempo reale ma un tempo più breve del tuo. Per te il suo orologio non funziona bene ed anticipa i tempi.
Ohh, finalmente.
Dopo avermi dato per n volte una risposta assurda alla stessa domanda,
quando mi sono arreso e ho accettato il fatto che tu volessi darmi
proprio quella risposta assurda, finalmente mi dici che no, alla mia
domanda non dai la risposta assurda che io leggevo (e leggo ancora)
nelle tue parole (vado a memoria) "nel riferimento rotante il tempo
proprio è diverso da quello nel riferimento inerziale".
Quindi, avendo finalmente sgomberato il campo dalle assurdità, posso
passare alla domanda successiva:
cosa intendi con le parole "tempo proprio"?
Argomento un po' meglio. Il ds che compare nella formula "ds^2=..." che,
con parole secondo me troppo auliche, si dice che "definisce la
metrica", quel ds è una roba misurabile (cioè una roba sulla quale tutti
concorderanno perché sarebbe assurdo sostenere che l'esito di una misura
dipende dallo stato di chi guarda il display dello strumento di misura),
oppure le robe misurabili (le robe sulle quali tutti concorderanno, robe
che si distinguono dalle robe convenzionali perché le robe convenzionali
ognuno può sceglierle come vuole, diversamente dagli esiti delle misure
che vengono decisi dalla natura e non da noi) sono quelle dopo il segno
di uguaglianza, cioè quelle che nella "ds^2=..." stanno al posto dei tre
puntini (cioè dt e dx dy e dz o eventuali funzioni di dt, dx, dy, e dz)?
È ovvio che, nel secondo caso, risultando nel riferimento inerziale
diverse le "misure" di dt, dx, dy e dz, rispetto a quelle che si
avrebbero nel riferimento rotante, l'"ente" ds^2, che sarebbe una
semplice funzione delle supposte misure dt, dx, dy e dz, potrebbe
risultare diverso nei due riferimenti.
Quindi, la domanda suddetta, argomentata un po meglio, diventa:
"Le *misure* (quelle sulle quali tutti concordano perché sarebbe assurdo
sostenere che l'esito di una misura dipende dallo stato di chi guarda il
display dello strumento di misura) sono, a tuo avviso, le dt, dx, dy e
dz nel riferimento inerziale e le dt', dx', dy' e dz' nel riferimento
rotante"?
> Ciao, Ch.
Ciao,
Bruno Cocciaro.
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Received on Sun Apr 16 2023 - 16:56:38 CEST