R: Spazi multidimensionali

From: Fabio Ceccarelli <fabio1_at_linet.it>
Date: 1999/07/29

Mi scuso in anticipo per la lunghezza del mio post... la sintesi purtroppo
non � il mio forte.

Dangermouse wrote:

>Secondo me tralasci due cose: il fatto che i nostri occhi possiedono una
>lente (il cristallino) che mette a fuoco gli oggetti:
>mentre guardo dalla finestra,

E' qui il punto! Stai dicendo "mentre..." cio� ti stai legando al tempo!
Tutto ci� a cui io mi riferisco � legato ad un istante brevissimo, tale da
poter annullare qualsiasi effetto prodotto dal tempo.

>i muscoli che piegano il cristallino sono
>rilassati (su una macchina fotografica la messa a fuoco e' su infinito).

Tutto ci� che hai detto � subordinato allo scorrere del tempo... ma nella
mia ipotesi il tempo non c'entra. Tutto l'esperimento che ti ho descritto
accade in un tempo molto breve, tale da non permettere la messa a fuoco del
cristallino o spostamenti degli occhi o del corpo.

>Se guardando dalla finestra voglio vedere qualcosa di pi� vicino, allora le
>mie pupille si sposteranno sull'oggetto e inconsciamente i muscoli del
>cristallino aggiustano la messa a fuoco (e questo mi da' pure un senso di
>tridimensionalit�!!).

Quelllo che hai appena detto � subordinato allo scorrere del tempo...
Devi pensare a quell'esperimento nel modo seguente. Quando l'osservatore
viene posto di fronte due finestre � inizialmente bendato. Poi viene
sbendato, ed ha a disposizione solo 1 secondo per vedere l'immagine,
dopodich� viene di nuovo bendato. Puoi star sicuro che nessuno sapr�
distinguere la foto dal vero panorama.
Se la cosa non ti convince ancora, posso dirti che quest'effetto �
ampiamente sfruttato dagli illusionisti. Difatto loro usano gli sfondi neri
che impediscono di acquisire una corretta percezione della profondit�. In
questo modo ingannano la vista degli spettatori che vedono saltar fuori
oggetti e animali in modo apparentemente impossibile.

>Un po' come si vede in certi film, dove il personaggio
>in primo piano e' a fuoco, mentre lo sfondo appare sfocato.

>Quando guardo il quadro appeso alla parete so di guardare un'immagine
piatta
>(per quanto alta sia la risoluzione!) perch� mentre mi sposto
>da un'oggetto all'altro del quadro il mio cristallino mantiene sempre la
>stessa curvatura per tenere gli oggetti a fuoco.

Stai di nuovo parlando di "spostare", cio� un azione legata senza dubbio al
tempo.

>Mantenere sempre i muscoli
>del cristallino in questa posizione costa fatica, ed ecco perche' e'
>faticoso leggere, guardare tele e lavorare al computer per piu' di tre ore.

>Inoltre credo (ma qui non sono sicuro) che le due immagini prese dai nostri
>occhi a 8 cm di distanza sono diverse (e di molto) nel caso della
fotografia
>e nel caso del paesaggio in 3D.

Anche in questo caso c'entra il tempo. Le due immagini, per essere
ricostruite dal cervello, devono essere eleborate dal cervello stesso. Tutta
questa operazione � subordinata al tempo.

>Conosco gente che sbatte il naso contro le porte di vetro, ma nessuno che
>scambia una fotografia a alta risoluzione con la realta'. E voi?

E' normale che la gente non scambia una foto ad alta risoluzione con la
realt�... � il tempo che permette l'acquisizione di immagini 3D; fino a
prova contraria siamo tutti subordinati al tempo ;-) Bastano pochi secondi
per percepire le tre dimensioni. E' il movimento delle pupille, della testa
e di tutto il corpo che ci fa percepire la tridimensionalit�. Il cervello
elabora questa sequenza di immagini bidimensionali e ricostruisce
immediatamente la tridimensionalit�.

>Forse quello che dici e' in parte vero: a patto pero' che gli oggetti
>raffigurati siano tutti molto molto lontani, un caso comunque abbastanza
>improbabile, non ti sembra?

Il fatto che tu dica che le mie affermazioni sono in parte vere � una buona
cosa... significa che qualcosa sono riuscito ad esporla correttamente.
Comunque se non sei ancora convinto rispondimi pure e ti dar�
tranquillamente ulteriori delucidazioni.

>Ciao!

>Dangermouse

Ciao :-)
Fabio Ceccarelli
Received on Thu Jul 29 1999 - 00:00:00 CEST

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