Re: Paradosso dei gemelli

From: Goffredo Pierpaoli <gofpierpaoli_at_ti.tws.it>
Date: 1999/05/30

On 28 May 1999 10:44:44 +0200, "Mauro D'Uffizi" <aduffiz_at_tin.it>
wrote:

>Per quanto alle volte posso aver manifestato arroganza nel dichiarare le mie
>idee, ti garantisco che a nessuno potrebbe far piacere pi� che a me capire
>dove sbaglio, anche perch� fare il "bastian contrario" tutta la vita non �
>una posizione comoda.

e non servirebbe a nulla!

>Anche a me piacerebbe, leggendo una rivista di fisica, poter credere in
>tutte le fantastiche teorie che vi si raccontano.

Non si tratta di "credere" nelle "teorie", si tratta caso mai di
capirle. Se non le si capisce, invece, occorre fare solo una cosa :
fare un piccolo salto indietro per tentare di acquisire prima i giusti
strumenti per comprenderle, e questo vale sia per le teorie "sballate"
che per quelle giuste. Solo cosi' ci si puo' poi rendere conto della
loro validita' e solidita'.

>E' stato proprio il mancato chiarimento di questo paradosso ad impedirmi di
>guardare la fisica senza sospetto.

Piu' che giusto (il "sospetto" o il *dubbio* e' sempre un buon
campanello d'allarme per stimolare la *propria* attenzione). Ma visto
che 'sto paradosso dei gemelli sembra il tormentone di molti e di
molte generazioni, penso che sarebbe sempre meglio interrogarsi
attimo e tentare prima di rispondere alla seguente questione :
possibile che... da qualche parte non sia stato risolto, spiegato o
illustrato come si deve (intendo dire in modo accessibile a tutti)??
Eppure se uno cerca ... trova.

>Purtroppo io ero uno di quegli studenti che come dici tu, non sono disposti
>ad accettare nulla senza prima averlo capito fino in fondo, e purtroppo non
>ho incontrato nella mia vita n� insegnanti, n� libri che riuscissero a
>chiarire i miei dubbi.

Scusa, ma se il problema lo devi capire tu, perche' cerchi la "pappa
pronta"? Voglio dire : se vuoi capire una cosa... te la devono far
capire gli altri e se non te la fanno capire, la "colpa" e' sempre
degli insegnanti che hai avuto (cosa possibile) o dei libri che forse
non trattavano *bene* la questione (altra cosa sempre possibile)?

Comunque per il "paradosso dei gemelli" ti mando, come mio consiglio,
la lettura di questo testo (magari ce ne saranno di migliori, ma per
il momento mi viene in mente solo questo perche' e' abbastanza chiaro
e semplice) :

"introduzione alla relativita' ristretta" di R. Resnick (casa editr.
Ambrosiana, Milano) nell'Appendice B ("il paradosso dei gemelli")

Ciao : Goffredo Pierpaoli

Per rispondere via email mettere ri al posto di ti
Received on Sun May 30 1999 - 00:00:00 CEST

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