Re: Riflessioni sul riferimento rotante

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 29 Apr 2023 12:26:21 +0200

Il 28/04/2023 14:20, Elio Fabri ha scritto:

> N.B. Ti chiederai (e fai bene): che cosa sarebbe stata dunque una
> rispostaccia? :-)
Beh Elio, questa non la classificherei assolutamente come rispostaccia.
Vorrei dirti tante cose, di quanto ciò che ho imparato direttamente da
te sia stato e continui ad essere per me molto importante, di quanto sia
stato e continui ad essere per me importante il confronto con te sulle
cose che dico e sulle quali non concordi (però le leggi, ti sforzi di
capirle e le capisci, poi ti sforzi di dirmi perché non concordi).
Proprio perché volevo capire le tue critiche ho dovuto raffinare alcune
mie convinzioni, renderle più palesi, dare loro una forma più chiara e
questo poi mi è stato e mi è utile per, come dire, "andare più lontano",
ad esempio mi rende più agevole la dimostrazione di quanto sostengo sul
disco rigido.
Poi, da un paio di anni, mi sono anche detto "anche se pare forte, se
dovrei dubitare prima di sparare dove mi parrebbe troppo alto, è forse
il caso che cominci a tirare fuori le cose con chiarezza, è il caso di
cominciare a vincere la paura". Una delle mie prime uscite in tal senso
è stata quando dissi qua che il concetto di spazio-tempo, almeno in RR,
fa danni e sarebbe meglio rinunciarci. Tu mi attaccasti subito, ora non
ricordo i dettagli, mi pare fu in quella occasione che mi dicesti che,
posta la mia scarsissima conoscenza della RG (diciamo pure nulla, non
scarsissima), io non mi rendo conto di quanto quegli strumenti che
secondo me "farebbero casino" siano un tutt'uno con la teoria e che con
il mio approccio iper-operazionista non potrei mai arrivare a vedere
cose, già provate sperimentalmente, che la teoria ha visto (grazie, fra
l'altro, al corretto uso degli strumenti che io classificherei come
"facenti casino"). Mi dicesti che mi stavo allargando ad argomenti che
non sono pane per i miei denti.
Sempre grazie a te, quando, lo scorso settembre, "scoprii" l'effetto
Lense-Thirring senza sapere che si chiamasse così (altro esempio di
"andare più lontano" dopo aver messo in forma più chiara le mie
convinzioni), tu, come dire, in un certo senso "smorzasti i miei
entusiami" dicendomi che sì, si poteva considerare strano che Einstein
non ne parlasse già nel 1905, però la RG ha altro, e che io non potevo
"rivendicare" alcunché senza, ad esempio, mostrare che col mio approccio
si potrebbe arrivare (in maniera secondo me molto più semplice), ad
esempio a prevedere anche la precessione del perielio di Mercurio e la
deflessione della luce nel passaggio in prossimità una stella. Io non
capivo, pensavo "ma io faccio solo RR, mi stupisco del fatto che,
facendo RR, venga fuori un effetto che non conoscevo e che pensavo fosse
dominio della RG, ma perché il mio approccio, che io limito alla RR,
dovrebbe arrivare a vedere cose che sono dominio della RG"?
Poi l'ho capito, sempre grazie a te che mi ascolti e mi critichi, poi io
magari non capisco la tua critica, ma quando poi mi capita di riflettere
sui temi di quella critica (precessione del perielio), ci rifletto con
altro interesse, con altra attenzione. Così, lo scorso dicembre, quando
qua si parlava della precessione del perielio di Mercurio, mi presi le
tue dispense e ho capito che la sostanza sta nella comparsa nella
U_efficace di un termine in r^(-3), termine che dà una precessione
*quantitativamente* in accordo con gli esperimenti. E allora ho capito
che il tuo "smorzare i miei entusiami" significava: "D'accordo ma, col
tuo approccio, lo ottieni il termine in r^(-3) della giusta intensità da
essere in accordo con le oservazioni"? E mi sono detto: "Eh sì, è vero.
Se "vedo" l'effetto Lense-Thirring ma non vedessi anche un termine in
r^(-3) col giusto coefficiente, il mio approccio sarebbe poca cosa".
Questa è una delle cose (grosse, da pensarci a tempo pieno) che ho
lasciato in attesa. Vengono sempre fuori cose nuove "veloci", tipo la
dimostrazione che ho promesso sul disco rigido alla quale dedicherò,
spero finendo, questi giorni di vacanza (però già questa mattina se ne è
pressoché andata in risposte ai post su isf che, a occhio, con una
mezzoretta avrei finito perché avrei voluto rispondere brevemente).

Bene Elio, per tutto questo, pur di risultare noioso e ripetitivo, io
continuo a ringraziarti.
Sono abbastanza fiducioso che la mia dimostrazione sul fatto che, dai
postulati della RR, segue che un disco rigido in rotazione contrae il
proprio raggio (di un fattore gamma, o, al massimo, di un fattore
gamma*K(r) con k(r)->1 per r->(c/w)^-), possa farti riconsiderare il tuo
giudizio sul mio approccio (indipendentemente da considerazioni
epistemologiche sul ruolo dei formalismi che potrebbero ovviamente
permanere e che non ho trattato qui).
Per questo ti chiederei possibilmente di attendere quel file con la
dimostrazione prima di farmi pagare il prezzo per non aver raccolto il
tuo invito a non approfittare del briciolo di saggezza che, almeno in
prima istanza, mi ha salvato dalla tua rispostaccia :-).

Ciao,
Bruno Cocciaro.

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Received on Sat Apr 29 2023 - 12:26:21 CEST

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