Re: Ragionamento sul peso e luce...
Ciao, sono Massimo.
Non ho ben capito il discorso sui fotoni. Forse se puoi spiegarti meglio!
Comunque, dal tuo ragionamento mi sembra che non ti sia chiaro il
principio d'inerzia. Per questo mi permetto di esprimerlo (cosi` come l'ho
capito) :-)
Secondo Aristotele, un corpo non soggetto ad azioni esterne sta fermo
(immagino considerando la terra come sistema di riferimento assoluto). Per far
muovere un corpo con velocita` costante bisogna applicare una azione costante.
Per Newton le cose stanno in modo diverso: un corpo non soggetto ad "azioni"
esterne, si mantiene in uno stato di moto rettilineo uniforme cioe` modulo e
direzione della velocita` costanti (principio d'inerzia) e quindi non
necessariamente velocita` nulla. Per far muovere un corpo con velocita` costante
e` necessario che su esso non agiscano azioni esterne.
Mi sembra che nelle posizioni aristoteliche e newtoniane si possa trovare un
punto d'incontro osservando che per entrambi i corpi posseggono uno stato, per
cosi` dire, di "riposo" cioe` lo stato in cui si trova qualsiasi corpo quando
su esso non agiscono forze esterne.
La differenza nelle due posizioni sta nel fatto che per Aistotele lo stato di
riposo e` la quiete (rispetto alla terra, considerata oggetto immobile per
eccellenza) mentre per Newton lo stato di riposo e` il moto rettilineo
uniforme.
Si dice che il primo ad avere intuito il principio d'inerzia sia stato Galilei.
Sembra pero` che egli considerasse come stato di riposo il moto circolare
uniforme e non rettilineo uniforme.
Probabilmente fu indotto a pensare cio` dalla considerazione che il moto dei
pianeti intorno al sole, che per lui era appunto il moto circolare ed uniforme
(non prese sul serio i risultati sperimentali ottenuti da Keplero, misurando le
posizioni di Marte, per cui le orbite erano ellissi) e` un moto che esiste da
sempre, nonostante sui pianeti non agisse nessuna azione esterna. Quindi lo
stato di riposo doveva essere proprio il moto circolare uniforme.
Non prese quindi in considerazione il fatto che sui pianeti potesse agire una
azione esterna e che questa fosse la stessa azione che fa cadere una mela
dall'albero ... l'intuizione di Newton.
Scusami se tutto cio` non e` la risposta che cercavi ma forse puo` averti
interessato ugualmente.
ciao
Received on Mon May 17 1999 - 00:00:00 CEST
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