Re: antimateria: Dirac o Feynman?
Elio Fabri wrote:
> Perche' dici che la descrizione alla Feynman e' classica?
> Sai bene che ha dato origine alla formulazione della "somma sulle
> storie".
> Non e' classica dal momento che l'operatore di evoluzione si calcola
> come somma di exp(iS), dove S e' l'azione classica su una traiettoria, e
> la somma si fa su tutte le traiettorie.
> La somma introduce il principio di sovrapposizione. Come dice Feynman,
> la particella "annusa" tutte le possibili strade...
> Del resto, basta leggere i lavori di Feynman, per vedere che
> l'equivalenza con la teoria hamiltoniana dei campi e' espressamente
> asserita (e mi pare sia stata accuratamente dimostrata, con
> rinormalizzazione e tutto, da Dyson).
Ti devo dare completamente ragione. Per classica intendevo che si
riferisce a particelle con traiettorie spaziotemporali, ma e' anche vero
che tali traiettorie sono poi anche usate per dare senso all'integrale
funzionale (anche se poi quelle che chiamerremmo
davvero traiettorie hanno misura nulla...).
E' anche vero che nel lavoro fondamentale di Feynman dove introduce
l'integrale funzionale (che ho anche letto ed evidentemente dimenticato
[ora che ci penso, esiste anche una traduzione in italiano con commento
critico di {mi pare} Sigfrido Boffi (?) molto ben curata pubblicata in
un volumetto dell'Universita' di Pavia intitolata "I cammini di
Feynman", consiglio agli interessati di darci un'occhiata])
si congettura l'equivalenza tra il suo formalismo e quello hamiltoniano.
Un punto che rimane aperto ancora oggi credo e' se l'approccio di
Feynman che usa l'azione Lagrangiana sia equivalente alla teoria
hamiltoniana nel caso in cui la lagrangiana di interazione contenga
derivate temporali (e la teoria non sia di gauge). Tu ne sai qualcosa
Elio? Mi pare che Weinberg dica da qualche parte che NON siano
equivalenti...
Ciao, Valter
Received on Mon Apr 12 1999 - 00:00:00 CEST
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