Re: Domanda sulla Relatività Ristretta

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 14 Jul 2023 08:44:30 +0200

Il 13/07/2023 20:37, Alberto Rasà ha scritto:

> Io ho contestato Manfredi solo perché intendevo contestare (discutendone tranquillamente, si intende) la sua affermazione che "l'orologio rotante fa tic a una frequenza inferiore" sia una "mera" descrizione del fenomeno:

e lo è (una "mera" descrizione del fenomeno), almeno nei termini messi
qui da Giorgio Pastore, che sono termini "sfumati", non "assoluti", cioè
quando comunichiamo abbiamo sempre un "substrato" comune che assumiamo


> perché definisce "frequenza" dell'orologio rotante usando un intervallo di tempo dell'orologio fermo?
Eustachio Manfredi prende semplicemente atto del fatto che, dopo aver
completato un giro, l'orologio rotante vede segnare sull'orologio fermo
(che ritrova sovrapposto a se stesso) un intervallo di tempo maggiore di
quello che segna lui (lasciamo perdere i "tic" che aggiungono
complicazione. Pensiamo all'orologio fermo non al centro ma sulla
circonferenza dove ruota l'altro orologio)

> Da qui, poi, ad affermare che "quindi l'orologio rotante ha un ritmo differente" il passo sarebbe breve (a mio parere).
Il passo è breve e, a mio modo di vedere, scorretto dal punto di vista
terminologico perché l'orologio rotante lo sa che, mentre il suo display
passava da 0 a dTau, lui era stato continuamente "sballottato"
(accelerato), quindi sa che *non* ha funzionato correttamente come
orologio. È scorretto chiamare "intervallo di tempo" quello che sta
scritto sul display dell'orologio "sballottato".

Elio invoca la "clock hyphothesis", ma a me, sinceramente, questa
ipotesi sembra messa lì per "tranquillizzarci". Chi ce lo dice che vale
tale ipotesi? Ma, prima ancora, quale sarebbe il significato delle
parole "vale la clock hypothesis"? Va intesa approssimativamente? Cioè
sappiamo che non vale ma, sotto opportune ipotesi sperimentali, possiamo
osservare che vale approssimativamente?
L'intervallo di tempo *è* ciò che misura un orologio. L'esperienza ci
dice che si possono definire tanti orologi di diverso tipo, cioè
l'esperienza ci dice che esistono tanti fenomeni (apparentemente diversi
fra loro, cioè senza una apparente origine comune) che risultano
*sincroni* fra loro *se* quei fenomeni avvengono sotto coperta e senza
che gli orologi siano "fluttuanti in qua e in là", cioè tale sincronia
si ha in riferimenti inerziali.
A occhio direi che, se mettessimo in gioco gli sballottamenti, ogni
orologio risponderebbe in maniera diversa, cioè si perderebbe la
sincronia suddetta.
Da qui la domanda: cosa dobbiamo eventualmente intendere con le parole
"vale la clock hypothesis"?
Ovviamente resta poi sempre il fatto che, quando anche trovassimo un
accordo soddisfacente sul significato da dare a quelle parole, deve
essere la natura a dire che sì, lei funziona secondo quanto espresso da
quel significato.

-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (Anonimo, attribuito a G. 
Apollinaire)
-- 
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Received on Fri Jul 14 2023 - 08:44:30 CEST

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