Eustachio Manfredi <wmaxbri_at_gmail.com> ha scritto:
> Un momento, forse c'è un equivoco: dire che la luce è isotropa in un SRI K per me significa che dati comunque due punti fissi A e B in K, il tempo impiegato dal segnale luminoso per andare da A a B eguaglia il tempo per andare da B ad A.
Sì, certo, è la definizione universale d'isotropia in un punto:
indipendenza da direzione e verso del raggio per il punto stesso.
La c è isotropa in ogni punto di K0 per assioma (come già in
fisica classica).
> Ora siccome per fare queste misure sono necessari due orologi sincronizzati, uno in A e uno in B, è abbastanza evidente che senza un criterio di sincronizzazione degli orologi distanti non potremo mai misurare la cosiddetta velocità one-way. E se usiamo il metodo standard di Einstein, l'isotpropia ce l'hai per definizione.
Se per assioma la velocità della luce è isotropa in K0, allora
scatta il secondo postulato: la velocità della luce con sorgente
in quiete in K0 deve (primo postulato) essere la stessa in ogni
altro SRI dove la sorgente è in moto.
La sincronizzazione proposta da Einstein non c'entra nulla con
tutto ciò, è soltanto un criterio per sincronizzare
operativamente gli infinito^3 orologi. Gli serve per demolire la
simultaneità assoluta.
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anth
Received on Sun Jul 23 2023 - 15:03:31 CEST