alvinlovi80_at_gmail.com ha scritto:
> Se non sbaglio si può dire in entrambi i modi
Invece sbagli: "random" è parola inglese, che in italiano si traduce
"a caso".
Il tuo "randomico" va detto "casuale", "randomicità" va detto
"casualità".
Io non capsco questo vizio di "tradurre" maccheronicamente parole
inglesi, quando l'equivalente italiano esiste, consolidato, da
moltissimi anni.
> OK, questo é il punto che mi lascia abbastanza perplesso (ed il
> motivo della domanda iniziale). Se un comportamento "ideale" è
> rappresentato da una gaussiana => perché devo considerare il
> risultato del chi-squared test "sospetto" se la distribuzione ottenuta
> confrontabile alla gaussiana ideale?
Perché nella realtà ci sono le fluttuazioni: un esperimento reale non
riproduce *mai* la distrib. di probab. aspettata, ma se ne scosta in
una misura prevedibile (come ordine di grandezza, non come entità
esatta).
> Ottenere dal test un risultato molto basso vuol dire che la
> distribuzione osservata é paragonabile ad una gaussiana: questo non
> dovrebbe essere il risultato ottimale?
> Il libro giustifica dicendo che in tal caso la probabilità di
> ottenere un risultato è prevedibile: perché?
Ho qui davanti il libro, e non dice proprio quello che gli fai dire tu.
Ecco le parole esatte (vol. 2, pag. 42):
"The chi-square table tellls us, in fact, that V2 /is much too low/:
the observed values are so close to the expected values, we cannot
consider the result to be random!"
Se l'esempio che Knuth fa (il lancio di due dadi) ti pare è troppo
complicato, usiamo un dado solo.
Lo lanciamo 120 volte, e troviamo le seguenti frequenze:
20, 19, 19, 21, 20, 21.
Il chi-quadro vale 0.2, mentre non dovrebbe essere troppo diverso da 5
(n. di gradi di libertà).
La tabella che dà Knuth (pag. 41) mostra che la prob. di quel valore è
ben < 1%.
Ma anche a lume di naso, quella serie di numeri è sospetta: è vero che
la freq. attesa è 120/6=20, ma *le fluttuazioni sono troppo scarse*:
io me le aspetterei dell'ordine di sqrt(20), ossia 4 o 5.
Che cosa diresti davanti a quei numeri?
Probab. che non sono veri risultati di lancio di un dado.
Se hai ancora dei dubbi, fai una prova con un dado, e dicci che numeri
hai trovato in 120 prove.
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Elio Fabri
Received on Mon Feb 12 2018 - 12:09:30 CET