Re: [MQ] Teoria della misura di Zurek

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Mon, 19 Feb 2018 17:28:30 +0100

Anch'io rispondo un po' tardi, ma solo per mancanza di tempo.

[Elio Fabri:]
> Paolo Russo ha scritto:
> [...]
>> In senso molto lato, la scienza in generale dovrebbe spiegare la
>> realta` cosi' come viene percepita (e potremmo distinguere tra
>> realta` soggettiva, intersoggettiva e oggettiva, ma teniamoci sul
>> semplice).
> A mio parere la scienza (soprattutto la fisica) ormai da secoli ha
> deciso di affidare l'intrazione coi fenomeni da osservare a
> *strumenti*.

Certo, sia pur in modo non esclusivo. Anzi, avevo proprio
scritto:

> non ha
> importanza che l'osservatore sia cosciente (puo` anche essere
> solo uno strumento automatizzato), ha importanza cosa "vede",
> cioe` cosa puo` misurare come sistema fisico che interagisce
> con il resto.

> Paolo Russo ha scritto:
>> L'orologio a bordo di un'astronave in moto in un dato
>> riferimento O risulta rallentato, e la spiegazione che in
>> quel riferimento O ci si da` del fatto che il pilota
>> dell'astronave non se ne accorga e` che i processi interni
>> del pilota rallentano come quelli dell'orologio.
[Elio Fabri:]
> La spiegazione è che quello che dici *non è vero*.
> L'orologio *non risulta rallentato*.
> E' un equivoco ultrafrequente, ma una corretta analisi mostra come va
> esposto e interpretata il fenomeno della cosiddetta "dilatazione del
> tempo".
> Ti rimando per es. a
> http://www.sagredo.eu/PI-14-fismod/Pisa-2104-fismod-2.pdf
> pagine 25-27.

Me lo sentivo che saresti intervenuto. :-)
Probabilmente neanche tu sarai stupito del fatto che non sono
d'accordo con l'interpretazione riportata in quel pdf.
Senza nessuna pretesa di convincerti, mi limito a chiarire il
mio personalissimo punto di vista.

Centrale nella RR e` il principio di relativita`, che in
sostanza dice che le stesse leggi fisiche valgono in ogni
sistema di riferimento inerziale. Uno *puo`* scegliere un
qualunque s.d.r. inerziale e fare i conti li', e la dinamica
deve quadrare e giustificare gli eventi osservati. Io *posso*
dire che l'orologio in moto nel mio s.d.r rallenta. E`
proprio il principio di relativita` ad autorizzarmi a farlo e
a garantire che le leggi della dinamica coinvolte nel
funzionamento interno dell'orologio debbano essere tali da
provocarne il rallentamento quando si muove, perche' la
relativita` non funziona per magia: il p.r. si limita a
imporre vincoli alle leggi della dinamica, poi sono quelle a
fare il lavoro sporco.

L'interpretazione in quel pdf non mi piace per due motivi.
Uno e` che, in un certo senso, non e` relativistica e puo`
far sorgere piu' equivoci di quelli che vorrebbe evitare. In
sostanza, tende a far pensare che il tempo "vero" sia solo il
tempo proprio e tutto il resto sia una specie di illusione
creata non si sa bene come dalle trasf. di Lorentz. Se il
fatto che un orologio in moto rallenti e` da considerarsi
"una stupidaggine", poi non lamentiamoci se qualcuno non
capisce bene cos'abbiano osservato Hafele e Keating.
L'altro motivo e` che quell'interpretazione tende a svilire
il ruolo della dinamica, che invece e` essenziale per la
generalizzazione. Due cariche elettriche inizialmente ferme
si respingono con una certa accelerazione. Se invece entrambe
inizialmente si muovono parallelamente, l'accelerazione di
repulsione e` minore, calcolabile facilmente con una trasf.
di Lorentz invece di complicarsi la vita calcolando gli
effetti magnetici. Ma se le cariche sono tre o quattro e si
muovono ognuna in una direzione diversa? Qui ci vuole
l'elettromagnetismo, non c'e` boost che tenga. I boost
servono in casi particolari (sia pur importanti e frequenti),
ma la dinamica funziona nel caso generale; per questo la
considero piu' fondamentale. E se la dinamica implica (e lo
implica) che, come caso particolare di una situazione piu'
generale, un orologio in moto rallenti, tenderei a prendere
la cosa abbastanza sul serio.
Ma al di la` dei motivi personalissimi per cui
quell'interpretazione non mi piace, cio` su cui non posso
davvero concordare e` che sia addirittura l'unica corretta.

Naturalmente mi si puo` obiettare che passando dalla RR alla
RG la questione cambia; i s.d.r. inerziali sono solo locali,
non si puo` sostenere che il potenziale gravitazionale
"rallenti il tempo", e` piuttosto una questione di come sono
connesse le regioni di spaziotempo. Mi dispiace: non sono
d'accordo che questa sia l'unica interpretazione possibile,
ne' la migliore, ma spiegare perche' porterebbe a una
discussione molto vasta che quasi certamente nessuno dei due
ha tempo e voglia di fare, e io personalmente dovrei anche
studiare e approfondire ancora parecchio prima di poterla
sostenere seriamente (chissa`, forse quando saro` in
pensione...). E comunque, qui non si stava parlando di RG.

Ciao
Paolo Russo
Received on Mon Feb 19 2018 - 17:28:30 CET

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