Re: [MQ] Teoria della misura di Zurek
Il giorno lunedì 5 marzo 2018 17:35:02 UTC+1, Paolo Russo ha scritto:
> [Bruno Cocciaro:]
> > Potresti fare un esempio?
> > Intendo una cosa la piu' semplice possibile in base alla quale, a tuo
> > avviso, si possa dire che, a seguito delle seguenti *misure* ... ,
> > siamo autorizzati a dire che un certo arnese (che possiamo chiamare
> > orologio) rallenta quando e' in moto.
>
> Non capisco bene la richiesta. Le misure le hanno fatto
> Hafele e Keating, per esempio. Solo che un esperimento ti
> dice cosa accade, non perche' accade.
> Che la dinamica abbia quell'effetto e` una cosa che si
> verifica sulla carta (e credo che dall'avvento della RR in
> poi sia considerato un requisito base per qualunque teoria
> di dinamica che si rispetti).
D'accordo, la dinamica ha quell'effetto, ma io continuo a non vedere come tu possa ricondurre quegli effetti ad una affermazione del tipo "la dinamica ci dice che gli orologi in moto rallentano".
L'esempio che porti (Hafele e Keating) è in larga parte cinematica (assenza di forze) e, per la parte cinematica, c'e' perfetta simmetria (e' impossibile stabilire chi sarebbe in moto e chi fermo, chi avrebbe l'orologio rallentato e chi "accelerato"), e, per quanto riguarda la parte dinamica dice semplicemente che si assume che l'orologio accelerato misuri un intervallo di tempo molto piccolo durante le fasi di accelerazione.
Direi che se ne possa concludere che la teoria (la teoria nell'insieme, cinematica, dinamica ecc.) ci dice che un orologio risultera' "rallentato" o meno a seconda della sua storia: gli orologi che non accelerano mai sono quelli che risultano "piu' avanti" quando si ritrovano sovrapposti ad altri che hanno subito accelerazioni.
Il semplice "essere in moto" non rallenta.
> A suo tempo ho apprezzato l'esempio di due cariche
> elettriche in moto parallelo. Se sono dello stesso segno, si
> respingono, tuttavia essendo in moto ognuna genera un campo
> magnetico che l'altra sente in quanto si muove; c'e` un
> effetto magnetico attrattivo, che controbilancia in parte
> la repulsione elettrostatica. Piu' veloci sono le cariche,
> minore e` la repulsione complessiva (la repulsione
> "rallenta"). Al limite per v -> c l'attrazione magnetica
> compensa esattamente la repulsione elettrica.
> No, ora come ora non saprei rifare i calcoli e non ricordo
> neanche tutti i dettagli di cui si doveva tenere conto, ma
> trovo che gia` a livello qualitativo sia abbastanza
> illuminante.
> Naturalmente bisogna comunque usare la dinamica
> relativistica per forze, accelerazioni etc., e in generale
> le trasf. di Lorentz per determinare almeno la situazione
> iniziale (ad es. per la contrazione spaziale); non mi
> ricordo se servono per quest'esempio specifico (usarle per
> trasformare il campo elettrico e` un modo alternativo e
> pratico di calcolare il campo EM indotto totale, ma se ne
> puo` fare a meno).
Ma in questo esempio non ci sono orologi. Come da questo si dovrebbe dedurre che "gli orologi in moto rallentano" ?
> Ciao
> Paolo Russo
Ciao,
Bruno Cocciaro
Received on Sun Mar 18 2018 - 11:24:20 CET
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