[Bruno Cocciaro:]
> "Paolo Russo" ha scritto nel messaggio
> news:pafvo4$9kd$1_at_dont-email.me...
>
>> [Bruno Cocciaro:]
>>> Assolutamente *non* "compenso esplicitamente" alcunche' perche' non
>>> c'e' alcun "tempo giusto" di sincronizzazione al quale ci si
>>> dovrebbe accordare tramite "compenso esplicito".
>
>> Tuttavia e` proprio quel che fai in quell'articolo (infatti mi ha un
>> po' stupito, ma li' parlavi appunto della sincronizzazione standard).
>> In effetti se non concordiamo neanche su questo mi pare inutile
>> continuare. Hai scritto nell'articolo:
>>
>> "Nel seguito noi, con sincronizzazione per trasporto, intenderemo che
>> l'orologio trasportato verr� settato all'istante esatto
>> t_fin = t_in + 1/c * sqrt(x_p^2 +y_p^2 + z_p^2 + (c * delta tau)^2)
>> una volta arrivato a destinazione."
>>
>> Quel che ho chiamato "compensazione esplicita" e` appunto usare
>> t_fin = t_in + 1/c * sqrt(x_p^2 +y_p^2 + z_p^2 + (c * delta tau)^2)
>> invece di
>> t_fin = t_in + delta tau
>> che e` quel che realmente segna l'orologio trasportato.
>> Il rapporto tra i due termini e` appunto il fattore di dilatazione
>> temporale di cui stiamo parlando:
>
> Facciamo cos�, trovo un tipo che chiama "compensazione esplicita"
> usare t_fin = t_in + 1/c * sqrt(x_p^2 +y_p^2 + z_p^2 + (c * delta
> tau)^2) + F(x_fin) - F(x_in)
> invece di
> t_fin = t_in + delta tau
> che e` quel che realmente segna l'orologio trasportato
> dove F(x) � una certa funzione del punto che lui ha definito in un
> certo modo e che � tale che
> F(x_Londra)=0
> F(x_Roma)=+1 h.
>
> Il tizio parte da Londra quando l'orologio di Londra segna l'istante
> t_in, e anche il suo orologio segna l'istante t_in, e arriva a Roma
> quando il suo orologio segna l'istante t_fin = t_in + delta tau.
> Arrivato a Roma non setta l'orologio di Roma all'istante che
> "realmente segna l'orologio trasportato", cioe' t_in + delta tau, ma,
> siccome lui vuole "compensare esplicitamente", lo setta all'istante
> t_fin=t_in+1/c * sqrt(x_p^2+y_p^2+z_p^2 + (c * delta tau)^2)+1 h
>
>
> Il problema che pongo � il seguente:
> perch� tu ritieni la tua compensazione esplicita migliore di quella
> del tizio?
> In altri termini, c'� una maniera *fisica* (c'� qualche misura) che
> potrebbe certificare quale sarebbe la "compensazione" giusta?
>
> I convenzionalisti sostengono che non esista una compensazione giusta
> (cio� sostengono che la simultaneit� a distanza � convenzionale).
> Einstein lo dice, fra l'altro, con queste parole (tratte da
> "Relativita', esposizione divulgativa"):
> "Che la luce richieda lo stesso tempo tanto per compiere il percorso
> A->M quanto per compiere il percorso B->M [M � il punto medio del
> segmento AB], non e' nella realta' ne' una supposizione ne' un'ipotesi
> sulla natura fisica della luce, bensi' una convenzione che io posso
> fare a mio arbitrio al fine di giungere a una definizione di
> simultaneita'".
>
>> Ciao
>> Paolo Russo
>
> Ciao,
> --
> Bruno Cocciaro
> --- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
> --- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
> --- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
> [Bruno Cocciaro:]
> Il tizio parte da Londra quando l'orologio di Londra segna l'istante
> t_in, e anche il suo orologio segna l'istante t_in, e arriva a Roma
> quando il suo orologio segna l'istante t_fin = t_in + delta tau.
> Arrivato a Roma non setta l'orologio di Roma all'istante che
> "realmente segna l'orologio trasportato", cioe' t_in + delta tau, ma,
> siccome lui vuole "compensare esplicitamente", lo setta all'istante
> t_fin=t_in+1/c * sqrt(x_p^2+y_p^2+z_p^2 + (c * delta tau)^2)+1 h
>
>
> Il problema che pongo � il seguente:
> perch� tu ritieni la tua compensazione esplicita migliore di quella
> del tizio?
La ritengo migliore non perche' piu' giusta ma perche' piu'
semplice: non mi richiede di riscrivermi di conseguenza le
leggi della dinamica. Faccio un esempio banalissimo: diciamo
pure che io e un altro tizio siamo in due città diverse, a
pochi km di distanza, ma in due fusi orari diversi. Quando
l'orologio del tizio senga le 11, il mio segna le 10; proprio
in quel momento, purtroppo, entrambi veniamo informati che un
ordigno nucleare esplodera` nella citta` del tizio alle 11:01
ora locale, spazzandola via, e che l'onda d'urto distruggera`
senz'altro anche la mia citta`. Non posso dire "be', qui da
me sono solo le 10, ho un'ora di tempo per mettermi in
salvo", perche' in questa convenzione temporale l'onda
d'urto, mentre viaggia da una citta` all'altra, torna
indietro nel tempo di un'ora. Posso farmi tutte le
convenzioni che voglio, ma l'onda d'urto arrivera` quasi
subito e il modo piu' semplice di calcolare quando arrivera`
e` di adottare la sincronizzazione standard.
Quello che sto cercando di dire e` che non tutto e`
convenzionale, perche' le convenzioni devono adattarsi ai
fatti.
Convenzione per convenzione, uno potrebbe allora adottare la
convenzione:
t_fin = t_in + delta tau
Non sarebbe piu' comoda? Solo che dopo un po' ci si
accorgerebbe che non funziona, nel senso che non e` coerente:
provando a risincronizzare all'indietro per verifica, si
osserverebbe una discrepanza.
La sincronizzazione che hai portato come esempio:
t_fin = t_in + 1/c * sqrt(x_p^2 +y_p^2 + z_p^2 + (c * delta
tau)^2) + F(x_fin) - F(x_in)
e` appunto una famiglia di sincronizzazioni coerenti (per
ogni F), e non a caso contengono tutte la correzione
esplicita che dicevo. Naturalmente, niente ti vieta di
scegliere la F in modo che la compensazione si annulli nel
viaggio di andata tra due x_in e x_fin assegnati, ma a quel
punto te la ritrovi in misura doppia nel viaggio di ritorno
fatto per verifica. Tutte le convenzioni del mondo non
possono cancellare questo fatto. Quel fattore di
compensazione non e` convenzionale; se lo fosse, avresti
tranquillamente potuto scegliere di ometterlo dall'articolo.
Ciao
Paolo Russo
>
>
> ---
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Received on Fri Apr 13 2018 - 14:54:08 CEST