Re: [mat-fis-ing] problema del tubo a spirale (crosspost)

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Fri, 7 Sep 2018 00:38:53 +0200

Il 06/09/2018 21:47, JTS ha scritto:
> Am 05.09.2018 um 02:25 schrieb Soviet_Mario:
>
>>>
>>>
>>>
>>> Altra domanda: perche' c'e' bisogno di un calcolo preciso?
>>
>> a questo non so rispondere
>
> Prima di fare un calcolo potenzialmente complicato e' una
> buona informazione da avere.

eh lo so, ma mica per pigrizia non lo facevo, è che non so
intuire come convergono o divergono le approssimazioni con
funzioni così incasinate (c'è dentro settore seno iperbolico !)

> Se il calcolo e' semplice, lo
> fai esatto e ti puoi disinteressare dell'approssimazione
> (tanto ottieni un valore che e' abbastanza preciso), se il
> calcolo e' complicato invece sapere quanto preciso lo vuoi
> ti aiuta a trovare l'approssimazione giusta - il che
> significa fare il calcolo con il giusto livello di
> complessita'.
>
> perché non avevo ancora le idee chiarissime
>> su come avrei costruito la cornice e su quanti margini di
>> manovra mi avrebbe dato. Ad ogni modo in nessun caso
>> sarebbe servita una precisione superiore ai 5-10 cm (imho)
>> sulla bobina da 100 m
>
> Mi sembra una precisione altissima.

eh, pensa ...

> Tira di qua, spingi di
> la', il tubo non rimane perfettamente dritto, l'angolo
> diverso da quello che prevedi e non uniforme, magari il tubo
> da qualche parte si stiracchia anche un po'; visceralmente
> vedrei un errore di tre/quattro metri come normale.

non ci capiamo bene forse. Il tubo è PE nero bello rigido,
virtualmente inestensibile (ma cambia qualcosa se lo monti
in estate o in inverno, qualcosina).
La precisione delle misure in cui pianti i chiodi di
appoggio nel telaio di legno è di 1 mm, con cui taglio il
telaio facciamo 5 mm. Il problema è fare il telaio giusto in
modo che ci si adagi tutto il tubo scegliendo bene i passi.
Ovviamente se poi mi cresce un decimetro, lo taglio, se mi
manca, amen. Ma appunto non sapevo stimare una
approssimazione adeguata

>
> E poi: che differenza fa un errore di tre/quattro metri (o
> anche dieci) nel funzionamento del congegno che hai in mente
> di costruire? 

non è certo il funzionamento il problema, ma il montaggio, e
prima di questo, costruire il telaio di supporto a crociera
con le guide del passo adeguate ad ospirare un tratto che è
una bobina intera.

> E d'altra Non puoi dare un'aggiustata alle
> spire alla fine della costruzione per farcene stare una o
> due in piu' per esempio?

non sarebbero spire libere, appena fatto uno scavalcamento
del tubo sul telaio, andrebbe bloccato, se no col cavolo che
una bobina, che ha la memoria di forma di mesi di stoccaggio
con una certa curvatura e una certa torsione, se ne sta
buona buona posata sul telaio. Il PE è elastico assai.

>
>
>>
>>> Potresti forse applicare il teorema di Pitagora - un lato
>>> e' costituito dalla somma delle circonferenze di tutti i
>>> giri e l'altro dall'altezza dei telai, nel mio "occhio
>>> della mente" sembra sensato. Come raggio prendi la media
>>> del minimo e del massimo.
>>
>> Con la "spirale" elicoidale facevo esattamente così, ma lì
>> non era nemmeno un'approssimazione, la superficie esterna
>> del cilindro è sviluppabile nel piano e risulta in una
>> retta inclinata che zigzaga.
>>
>> Con la spirale non è proprio così e non sapevo stimare
>> l'ordine di grandezza degli errori.
>> Cmq le mie prime stime erano proprio basate su serie
>> "finite" di cerchi discreti spaziati uniformemente, più un
>> extra costituito da un raggio aggiuntivo per raccordarli
>>
>
> L'approssimazione che mi viene in mente (la ho provata e mi
> sembra sensata) e' lasciare da parte le derivate della
> variazione del raggio nell'espressione della tangente (che
> si integra per trovare la lunghezza della curva). E fare
> un'approssimazione simile anche per l'integrale.
>
> Per fare in fretta e non pensare ho linearizzato
> l'espressione esatta della norma della tangente e
> l'approssimazione sembra buona anche per un angolo del cono
> grande soprattutto se non si vuole portare l'elica fino alla
> punta. Migliora se l'elica sale piano, cosicche' per ogni
> giro il raggio varia di poco. Fammi sapere se interessa.

non so. Dipende se escono fuori equazioni risolvibili (anche
un fitting polinomiale parametrico potrebbe andare) con la
calcolatrice in modo che si possano esplicitare sia in
funzione del diametro massimo esterno, fissato passo e
numero di spire, sia in funzione di passo e numero di spire
fissato il diametro massimo.
Però se escono equazioni trascendenti, chiaramente poi non
saprei manipolarle a mano ...
boh ...

Ad ogni modo vedi tu, avendo ordinato quei tappetini in
gomma srotolabili ora sto pensando più che altro a scegliere
un coibente per il fondo che i GHIRI detestino rosicchiare
(penso lana di vetro, confinata in qualche modo) e a un
telaio minimale che non si appanni per montare una plastica
di copertura.
L'autocostruzione della girella è passata in sordina dal
mutato orientamento

Alcuni mesi fa questo articolo vendeva solo nel mondo
anglosassone, ma ora l'ho trovato su EBay da un venditore
tedesco che spende a costo zero e l'ho comprato.
Presumibilmente spenderò meno e sarà più efficiente. E' solo
la durevolezza che non sarà confrontabile. La girella in
PE100 PN10 sarebbe stata quasi eterna. 'sta gomma boh, ho
idea che se dopo 5 anni ancora funge devo considerarmi
fortunato.
Con una copertura doppia in PET potrei attenuare gli UV a
sufficienza per prolungare la vita di qualche anno ... o
almeno spero

-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Fri Sep 07 2018 - 00:38:53 CEST

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