Il 05/09/2018 21:12, Elio Fabri ha scritto:
> Matteo Salvia ha scritto:
>> Per vari campioni accontentandosi di sapere se sono
>> radioattivi o
>> no, consigli qualche contatore?
> Abbi pazienza, ma se non precisi meglio non significa niente.
> Ti potrei dire che praticamente *tutto* è radioattivo.
>
> Devi chiarire a che scopo vorresti saperlo.
> Se per es. fosse a scopo di protezione, allora ti consiglierei
> vivamente di lasciar perdere.
che poi a scopo di protezione, conviene usare degli
esposimetri standardizzati (nel senso che captano tutto
quanto e sommano nel tempo, e quando sono di un certo
colore, devi sgommare dall'ambiente contaminato).
L'effettuare misure "puntiformi" (di intensità) può avere un
senso per ricerca di cosa sta succedendo e dove, ma ai fini
pratici ti interessa sapere quanta roba hai beccato in una
giornata
> Se non sei competente cadi solo nell'allarmismo.
:) il bello degli esposimetri è che sono intuitivi da usare.
Sono come i test istantanei con la scala cromatica di
riferimento per fare la comparazione. E' semi-quantitativo,
ma riproduce discrettamente l'effetto presumibile
sull'organismo di una radiazione "composita".
Immagino che l'approssimazione possa diventare poco
affidabile con radiazioni tutte di un tipo (che so, solo
alfa, o solo beta, o solo gamma, etc), che però forse non è
lo scenario più comune nella realtà
> Ci sono tante cose da considerare, un rivelatore da solo non
> ti dice
> niente, a meno di situazioni estreme, in cui credo non ti
> trovi.
infatti : è un po' come misurare la tensione (o l'intensità)
di una corrente elettrica in un dato istante, mentre poi gli
effetti di cui risenti sono correlati ai joule totali assorbiti.
>
>
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Fri Sep 07 2018 - 01:04:25 CEST