Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Aleph wrote:
> > La progettazione di una "macchina" (vedi etimologia della parola) � un
> > fatto teorico, ma se poi la "macchina" � praticamente irrealizzabile vuol
> > dire che ci si � mossi in un ambito di fantasia.
> Mi sa che con questa frase hai cancellato d'un botto tutti i
> Gedankenexperiment (esperimenti ideali).
...
No, non estremizzare la mia posizione; diciamo che personalmente non
gradisco troppo esperimenti su "macchine" mentali" (macchina, dal greco
M�chan�, dal dorico Machan�: strumento per fare o compiere qualcosa).
> Ma a parte questo, non e'
> nemmeno vero che la macchina sia irrealizzabile. Il prototipo di questo
> tipo di macchine e' il rotore di Feynman: una ruota dentata, collegata
> ad un dente d'arresto, che percio' puo' ruotare in un solo senso.
> Ebbene, questa macchina e' stata realizzata, con una molecola di forma
> stellata ed una allungata a far da dente.
...
Non sono d'accordo: il rotore di Feynman � una nanomacchina, mentre il
diavoletto di Maxwell, sebbene microscopico, si assumeva funzionasse su
dispositivi macroscopici, ottenendo risultati rilevabili macroscopicamente.
E poi, come ben sai, il rotore di Feynman non viola affatto il secondo
principio della termodinamica.
...
> Lo stesso per le "macchine
> termiche" della TD, che da molto tempo non hanno piu' a che fare con
> motori a vapore, stantuffi eccetera, ma hanno un significato assai piu'
> generale.
E chi ha mai parlato di stantuffi?
Io dico che il II principio della t. statuisce (non solo questo
ovviamente)
delle proposizioni niente affatto banali sull'efficienza delle macchine
termiche macroscopiche reali e chi vuole violarlo lo dovrebbe fare
attraverso la realizzazione di dispositivi della medesima categoria (a
stantuffi o no non ha importanza).
> > del II principio � diverso: il II principio nasce proprio in relazione
> > allo studio pratico di macchien termiche e in molte delle sue formulazioni
> > fa riferimento diretto a macchine termiche.
> Oh bella: perche' mai una branca della scienza dovrebbe rimanere per
> sempre legata ai casi in cui e' sorta? Oggi la TD, II principio incluso,
> ha un carattere assolutamente generale. E vedi anche qui sopra.
Certo che s�, ma se si allude alla violazione del II principio in relazione
(ripeto) alla realizzazione di macchine termiche mi pare del tutto
conseguente che ci si debba riferire alle formulazioni originali del II
principio (sono specificamente quelle proposizioni che s'intendono
violare).
> > Postulare azioni fisiche, come creare a comando con precisione pressoch�
> > illimitata delle brecce di dimensioni atomiche per far passare atomi
> > (identificati istante per istante su traiettorie completamente classiche)
> > da un setto all'altro coinvolge propriet� quantistiche essenziali
> Nel caso originale di Maxwell la precisione illimitata non e' richiesta:
> basta che lo sportellino si apra piu' spesso che no quando arrivano le
> molecole "giuste" e si chiuda piu' spesso che no quando arrivano le
> "sbagliate". Non lasciarti ingannare dalla semplificazione di perfetta
> efficienza che si fa spesso, non e' essenziale. Quanto alle traiettorie
> classiche, prova a calcolarti la lunghezza di De Broglie per una
> molecola e vedrai che quella classica e' un' approssimazione accettabile.
Le affermazione qualitative che hai fatto per essere valide devono essere
supportate analiticamnte (il diavolo � nei dettagli); noto solo che un gas
(monoatomico poniamo) in condizione di temperatura e pressione standard
presenta un densit� molecolare relativamente alta, che rende estremamante
difficile (affermazioni qualitative anche le mie) far passare una molecola
alla volta da una parte all'altra controllando che nel contempo non si
verifichi un movimento analogo in direzione opposta; il tutto naturalmente
utilizzando dei filtri abbastanza buoni sulle velocit� (Principio
'indeterminazione) in modo da selezionare solo le molecole pi� veloci.
> > Ci devo pensare un po' su, ma anche qui mi pare che, a parte i diversi
> > caveat che hai posto come condizioni iniziali, ci sono sempre le "magiche
> > propriet�" delle vele a tenere banco :).
> Proprieta' non tanto magiche, visto che come ti ho mostrato piu' su le
> vele sono realizzabili, probabilmente gia' ora. Il problema e' che non
> funzionano :-)
E proprio per questo che ho usato l'espressione vele "magiche", anche se
al momento non ti so dire perch� non funzionino.
Saluti,
Aleph
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Received on Mon Aug 27 2007 - 10:24:58 CEST