Elio Fabri ha scritto:
> Il caso del decadimento radioattivo (o piu' in generale, della
> transizione stato eccitato --> stato fondamentale con emissione di
> qualcosa, per es. un fotone) non e' affatto dello stesso tipo.
>
> Se io al tempo 0 produco un nucleo in uno stato eccitato, o comunque
> non stazionario, questo evolve nel tempo, e lo stato al tempo generico
> t *e' diverso* da quello iniziale.
> Quindi non e' affatto ovvio che non ci sia memoria, anzi la memoria
> c'e'!
Detto cos� il tuo ragionamento non fa una grinza.
Io dico, per�, che da punto di vista "collettivo" un nucleo non ha
memoria degli altri che sono decaduti.
Facendo un esempio:
- al tempo 0 ho N0 nuclei non stabili, ognuno di essi ha una certa
probabilit� p(x)dx di decadere;
- al tempo t ho N nuclei non stabili (N < N0, N0-N decaduti in uno stato
diverso), ognuno di essi ha sempre la probabilit� p(x)dx di decadere.
Cio�: la probabilit� di decadere non varia nel tempo, perch� se il
nucleo non � decaduto � formalmente identico a prima.
C'� qualche errore nel mio ragionamento?
PS: considero solo il primo decadimento: se anche l'elemento dopo
subisce ulteriori decadimento e/o diseccitazioni dal mio punto di vista
� comunque "uscito" dal mio sistema di studio.
> Dovrei quindi aspettarmi una legge di decadimento tutt'altro che
> esponenziale, in cui il tempo 0 giochi un ruolo privilegiato.
Cosa intendi di preciso?
> E infatti cosi' accade: si dimostra (credo piuttosto in generale) che
> la legge esponenziale vale soltanto per tempi ne' troppo brevi ne'
> troppo lunghi.
> E mi pare che ci siano anche prove sperimentali.
Se ti viene in mente qualche esempio me lo potresti dire?
Cos� magari vedo di approfondire.
--
Ciao, Lurkos
Received on Mon Feb 05 2007 - 15:30:25 CET