Il 21 Dic 2005, 20:38, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Roberto Rosoni ha scritto:
> > Ci avevo pensato anch'io, ma poi mi � venuto un dubbio.
> > Che tempi di ritardo hanno led e fotodiodo (o fototransistor)?
> > Pressoch� nulli o comunque documentati e con tolleranze strette?
> E' ben per quello che avevo scritto "detta cosi' e' molto rozza"!
>
> Pero' quella difficolta' si supera facilmente.
> Metti sorgente e rivelatuore su un banco ottico.
> Misuri il ritardo quando sono a diverse distanze, e fai un fit lineare.
> Non passera' per l'origine, ma quella che conta e' la pendenza.
per� non � detto che i ritardi siano sempre uguali, in quanto originano
da processi intrinsecamente statistici. bisogna vedere quanto � larga
la distribuzione dei ritardi rispetto ai tempi caratteristici che vogliamo
misurare...
una mia proposta: per misurare la velocit� della luce in un mezzo denso
(c/n)
si potrebbero usare due scintillatori sovrapposti letti da (due) fototubi.
uno dei
due si prende molto piccolo (L~10cm) e l'altro molto lungo (L~1m).
esmponendoli a un qualunque flusso di particelle (anche raggi cosmici) la
differenza nei loro tempi di risposta
� dovuta al differente cammino ottico dei fotoni.
magari meglio usandone 4 (2+2) e con una buona statistica.
p.s. buoni fotomoltiplicatori hanno tempi di risposta molto rapidi (~ns) e
la distribuzione dei loro ritardi � abbastanza stretta...
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Received on Thu Dec 22 2005 - 00:43:41 CET