"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:d8hvsn$1403$2_at_newsreader2.mclink.it...
> Ge ha scritto:
> > ...
> > Dell' energia, studiando il movimento/l' interazione dei/tra i corpi,
> > ho capito:
> > che � definita come causa delle variazioni di "movimento";
> > che se ne conoscono 5 forme diverse;
> > che pu� passare da una forma e l' altra seguendo il principio dell'
> > entropia (alla ricerca di un equilibrio, eliminando la sua
> > connotazione potenziale); che essa si trasforma ma non si crea ne si
> > distrugge;
> > ...
> > In realt� per� non ho capito molto bene tutto questo come sta insieme.
> Ecco: qui hai detto una cosa sensata :)
>
> Scusa se ho tagliato, e tieni presente che quanto sto per dire non ha
> niente di personale: purtroppo non sei il primo e non sarai l'ultimo a
> prsentarsi con idee del genere :-(
>
> La prima domanda che mi viene in mente e': ma la fisica, chi ve l'ha
> insegnata?
> E' possibile che di tutto quello che dovresti avere studiato ti sia
> rimasto solo un'accozzaglia di parole senza senso?
>
> E peggio ancora, che la scuola non ti abbia dato neppure la capacita'
> di renderti conto di questo: che tutto quello che hai detto *non e'
> fisica*, ma solo delle frasi costruite usando alcuni termini che fanno
> parte del discorso fisico, ma qui risultano messi insieme piu' o meno
> a caso.
> Insisto: per capire questo non occorre sapere la fisica, ma occorre
> avere acquisito una certa maturita' generale.
> In particolare mi domando anche a che serve studiare per tre anni
> filosofia.
>
> Dato che siamo a meta' giugno, mi sembra inutile proporti ora una
> versione sensata di quello che potrebbe essere un ragionamento
> sull'energia in fisica. Ormai ti sei messo per quella strada, e tanto
> andra' benissimo, perche' (come ho gia' detto altre volte) i
> professori sono complici, quando non responsabili, di questo
> malcostume delle tesine...
Beh io ho scritto molti degli argomenti che non ho avuto voglia di
affrontare durante l' anno in maniera organica, trattandoli magari
singolarmente con le relative formule.
Non � detto che alla fine sia necessario avere un sensato quadro di insieme.
Non � detto che a tutti interessi, non � detto che tutti gli alunni siano
sempre nelle condizioni ambientali di applicarsi.
Spesso credo gli insegnati di liceo per vari motivi aiutano a passare l'
anno in bilico tra il penalizzare e demotivare, e il non incentivare gli
alunni abbandonandoli ad una cerca acidia intellettuale facendo passare l'
idea che tutto va bene e non importa a nessuno.
Il fare della scuola una "cattedrale" dove portare il dovuto rispetto alla
genuina applicazione della propria mente come pratica che nobilita la natura
umana, in grado di creare individui autonomi e cosapevoli, non � una cosa
facile che non credo riuscirebbe a passare tramite la coercizione.
Ovviamente � un posto che deve avere le proprie regole, ma � il contatto
diretto con la personalit� importanti di alcuni insegnati che da lo stimolo
(almeno nel mio caso) e dal cui rapporto con esse derivano le regole di
comportamento.
e comunque non basta perch� � una piccola parte della esperienza personale.
spesso la scuola viene considerata come un posto dove si spreca tempo.
Non � facile trovare la sostanza delle nozioni nell' applicazione, sembra
tutto un po' fuori sincrono nella scuola: le informazioni vanno avanti da
sole, poi ogni tanto arriva qulche significato.
Received on Mon Jun 13 2005 - 14:13:44 CEST
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