Re: "vedere" le particelle subatomiche
Il problema di "vedere" una particella con il metodo da te indicato sta nel
fatto che nel momento stesso in cui vado ad illuminare una particella con un
onda di quel tipo, quindi con una lunghezza d'onda MOLTO corta, andrei a
fornire un energia alla particella, e in tal modo andrei a modificare il
sistema!
Per quanto riguarda il discorso della camera a bolle, o a nebbia, o
qualsivoglia altro tipo di "strumento", quel che si fa � guardare il tipo di
traccia lasciata. In genere viene applicato un campo magnetico, tale che le
particelle vengono deviate per effetto della forza di lorentz. Naturalmente
il raggio di curvatura di ogni particella dipender� dalla carica, dalla
velocit�, e dalla massa.
Ipotizzando che una particella emessa in una certa reazione abbia una certa
massa ed una certa velocit�, nonch� una certa carica, allora � facile
risalire dalla traccia lasciata al fatto che si tratti oppure no di quella
particella. Nel momento in cui invece trovo una traccia diversa, allora
ipotizzo l'esistenza di una nuova particella. Naturalmente si deve sempre
avere conservazione della quantit� di moto totale del sistema, dell'energia,
nonch� di altre caratteristiche (momento angolare totale, carica, etc..).
Sotto queste condizioni la lettura di una fotografia fatta in una camera a
bolle non � pi� cos� complicato, almeno non agli occhi di un profano!
Ovviamente non � che chiunque, messo di fronte a una fotografia di quel
tipo, possa essere in grado di capirla! Ma agli occhi di un esperto...
Received on Mon May 30 2005 - 08:45:29 CEST
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