Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> wrote:
> ………
> Relitto storico perché un tempo, prima dell'invenzione dei vettori,
> aveva senso asserire (linguaggio moderno):
> "Se su un corpo agiscono due forze, l'accelerazione del corpo è
> *istante per istante* la somma con la regola del parallelogrammo delle
> accelerazioni che le forze produrrebbe se ciascuna agisse da sola."
………
Credo che storicamente lo si debba ascrivere al Corollario I alle leggi del
moto nei Principia:
“A body by two forces conjoined will describe the diagonal of a
parallelogram, in the same time that it would describe the sides, by those
forces apart.”
Da notare che nel corso della dimostrazione, riferendosi al parallelogramma
ABCD, Newton parla poi di “uniform motion” da A a B, di forza “impressed
apart in the place A”, etc., intendendo evidentemente forze impulsive.
Non dunque un principio indipendente ma una conseguenza delle prime due
leggi del moto, e neppure valida in generale.
E nel successivo Scolio Newton studia il moto parabolico come composizione
di un moto uniforme e di un moto uniformemente accelerato, dovuto alla
gravità, descritta come una “uniform force”, modellata come una sequenza di
forze impulsive uguali, che generano velocità uguali, che si sommano via
via, etc….
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Pier Franco Nali
Received on Sat Apr 27 2024 - 14:40:06 CEST