Re: th. quantistica e th. relativistica

From: Andre <andrea.ng2_at_NOSPAMvirgilio.it>
Date: Wed, 14 Jul 2004 01:41:57 +0200

> Se sotto tortura fossi costretto a scegliere, preferirei la risposta
> di Andre, anche se probabilmente non risponde al pensiero sottinteso
> nella domanda.

"Caro" Elio,

per la prima volta provo grande soddisfazione nel leggere un post su un NG.
Specialmente questo, scritto da te, che sei praticamente il mio personale
(anche se non lo sai!!!) guru di cui sento di aver fin troppo spesso stima e
rispetto per competenza e professionalit�.

La mia � la risposta di un "quasi" laureato in fisica che NON far� il fisico
(per quanto appassionato), tra l'altro per questioni profondamente legate
ANCHE alla tua risposta (quanto � diversa fisica dalle altre facolt�? E
quanto poco invece viene considerata nel mondo del lavoro, quanto meno in
Italia?).

Per il resto, nonostante condivida (come praticamente sempre accade...
inutile mentire) le tue affermazioni, questa volta mi viene comunque da
aggiungere qualcosa: la stessa domanda (o qualcosa di molto simile)
probabilmente la fanno in facolt� come filosofia (domanda forse ancora piu'
"lecita" che a psicologia). Ritengo pero' che non sia corretto evitare di
poter dire qualsiasi cosa circa queste teorie, per tutti coloro che non
fanno i fisici di professione. Ovvio che la domanda non � per niente banale
neanche per me, che mi rendo conto benissimo da solo di saper dare solo una
risposta profondamente superficiale (non faccio il fisico di professione...
anche se questa non � ovviamente una scusa valida! ;-)). Cio' pero' non
toglie che capire almeno quali sono state le conseguenze culturali (e perch�
no, sociali) di queste due teorie, sia una cosa a cui, almeno in parte,
molte persone possono arrivare.
Forse la questione riguardava semplicemente gli aspetti (psicologici? Mah!
Forse sono piu' "filosofici") nuovi che emergono una volta resa pubblica una
teoria che ha rivoluzionari risvolti per quanto riguarda la conoscenza del
mondo da parte dell'uomo.
Tuttavia trovo anche io che � difficile trovare il giusto modo di fare una
domanda del genere a psicologia senza cadere nel ridicolo.

Mi pare quasi, a questo punto, di aprire un altro 3d: se un fisico apre un
libro dell'ultimo anno di psicologia o di scienze politiche, secondo voi
quanto ne capisce? Il 60%? Il 90%?
Se invece uno psicologo o un laureando in economia apre un libro di fisica
del secondo o terzo anno, quanto ne capisce? Il 2%? il 3%? Mi sa che sono
vicino alla realt�; e questo mi fa rabbia. Perch� c'� cos� tanta disparit�
NON riconosciuta nel mondo del lavoro tra le diverse facolt�? Perch� passare
fisica teorica porta via un anno di vita e nello stesso tempo in un'altra
facolt� si possono dare 4/5 esami?
Io ho visto anche, dando ripetizioni, il livello degli esami di analisi 1 e
2 di ingegneria (DICO: INGEGNERIA!!!) a Milano: assolutamente scandaloso!!!
(Tipo che lo studio di funzione di quinta liceo scientifico ai miei tempi
era piu' difficile!!!).

Non so.
Vi passo la palla.

A.
Received on Wed Jul 14 2004 - 01:41:57 CEST

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