Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
> Piercarlo ha scritto:
> > ....e questo mi mette in pace con quel po' di elettronica che so
> > (non molto e non in modo "professionale"). Strabiliavo alla
> > possibilit� di misurare tempi di vita di 10 e-20 (e ancor meno)
> > secondi.
>
> No, guarda: non e' la dilatazione che ti deve mettere in pace :)
> E' che non si misurano in nessun caso tempi cosi' brevi.
> Per vite medie piu' lunghe (quache picosecondo, credo) simisura non il
> tempo, ma il percorso che la particella fa prima di decadere.
> Per vite medie come quelle che dici tu, in realta' neppure si vede la
> particella, ma se ne inferisce la presenza dal modo come varia la
> probabilita' di un certo processo al variare dell'energia (le
> cosiddette "risonanze").
> Quindi e' una misura alquanto indiretta...
Questo mi butta nello sconforto pi� nero (bhe, non esageriamo...): se la
presenza di particelle viene "dedotta" indirettamente cosa autorizza a
parlare di "particelle" (nel senso di oggetti fisici reali)? Messa in
questi termini sembra che il concetto stesso di "particella subnucleare"
sia al pi� un'utile modello (o metafora) di lavoro ma nulla pi�. Per
dirla in un altro modo: quando dicono "abbiamo trovato quella
particella" cosa hanno trovato realmente? Solo delle variazioni di
energia?
Curiosit�: nel caso che appunto queste famose "particelle" siano solo un
comodo modello concettuale per lavorare viene naturale chiedersi se
qualcuno abbia pensato di descrivere gli effetti osservati con altri
modelli, dando descrizioni congruenti con i fatti ma facendo
eventualmente a meno di tutte le particelle che non risultassero
indefinitamente stabili (elettroni, protoni e, finch� sono confinati nel
nucleo, neutroni). E' possibile una cosa del genere e, se s�, ti risulta
che - magari anche solo per sfizio - qualcuno l'abbia fatto?
Ciao!
Piercarlo
PS - Sugli asseriti effetti "antigravitazionali" dei composti
superconduttori che ne pensi? E' un'altra "fusione fredda"?
Nel caso fossero fenomeni reali - e non invece fenomeni elettrici che,
date le condizioni estreme dell'esperimento, abbiano mostrato una faccia
pi� esotica del solito (mi � venuto da pensare ad un analogo delle
correnti di spostamento dei dielettrici tra le armature dei condensatori
indotte dal campo elettrico della scarica; del resto bisognerebbe
verificare non solo cosa � successo sopra il macchinario ma anche cosa �
successo *sotto*) - mi sono comunque parsi "antigravitazionali" pi� o
meno come le buche nei semiconduttori sono particelle: fai sparire il
campo gravitazionale e spariscono anche gli effetti antigravitazionali.
Received on Mon Nov 10 2003 - 01:28:08 CET
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