Le "vergognose" teorie moderne(Per Elio e esperti)

From: Slacky <vittorio_at_physics.it>
Date: Sat, 24 May 2003 16:49:09 +0200

Salve a tutti,
prendo spunto da un post di Elio Fabri, che non riesco piu' a trovare,
ma del quale mi ero salvato il testo, il quale diceva

Elio Fabri ha scritto:

> Circa 100 anni Kelvin poteva sbattere in faccia a Boltzmann il Cp/Cv di
> molti gas, che non tornava affatto con le previsioni di Maxwell; ma la
> teoria era estremamente piu' semplice, senza la caterva di parametri
> liberi di quelle odierne.
> 100 anni fa un fisico teorico si sarebbe vergognato di proporre teorie
> come quelle che oggi vanno per la maggiore: le avrebbe trovate
> farraginose, confuse, prive di conferme sperimentali attendibili...

...per aprire un nuovo thread.
Premetto che non sono un esperto delle teorie "moderne": posso solo dire
di averle un po' studiate pe qualche esame, ma poi non ci ho lavorato
tanto concretamente. Detto questo, una domandina per Elio:
la teoria a cui alludi e' la teoria dei campiquantistici (o meglio, le
teorie rinormalizzabili che si possono costruire in teoria dei campi
quantistici) e ai problemi delle
costanti di accoppiamento, che vanno ridefinite in modo da riassorbire
gli "infiniti" che sono la piaga di questa teoria?
Beh, mi sembra di ricordare che nella procedura di rinormalizzazione(che
ho visto per bene soload 1-loop o in campo esterno) si scopre che queste
costanti *non* sono
costanti, ma vanno a dipendere per esempio dalla scala alla quale si sta
lavorando in una maniera ben definita: abbiamo cioe' delle funzioni che
dicono come variano queste "costanti" e dunque, trovato il loro valore ad
una determinata scala possiamo ricavarci quanto varranno ad altre scale.
I risultati cosi' calcolati possono essere poi messi a confronto con i
dati sperimentali per verificare se effettivamente c'e' stata variazione
con la scala compatibile entro gli errori sperimentali con quello
calcolato. Un mio amico che ha un dottorato in fisica nucleare, che passa
tutta la giornata a calcolarsi sezioni d'urto, a inventarsi modelli
semirelativitici e a confrontare quello che ottiene con data da
laboratorio dice che questo "running of the coupling constants" si
vede sperimentalmente e che i risultati sperimentali sono compatibili
con la teoria.
Mi semra dunque che si sia in un contesto un po' diverso da quello di
una teoria con dei parametri da fissare sperimentalmente e buona
notte(ricordo con orrore un modello a una decina di parametri per
l'energia di legame dei nuclei...). Dunque la situazione non mi sembra
cosi' schifosa. Sbaglio? potresti, Elio, spiegarti piu' dettagliatamente?
Altra domandina: e delle teorie di campo non relativistiche che pensi?
Stesse obiezioni?
Ne approfitto per un ultima domanda: il teorema di Haag
sull'impossibilita' di scrivere la teoria interagente e quella libera
sullo stesso spazio di Hilbert(non ne ho mai guardato la dimostrazione,
ma l'ho sentito solo enunciare malamente), per quali teorie e' valido?
ciao e buon fine settimana
slacky

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Linux user #312588
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Received on Sat May 24 2003 - 16:49:09 CEST

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