"birkof" <birkof_at_supereva.it> ha scritto nel messaggio
news:b7br0s$cov$1_at_news.newsland.it...
> Sapendo che la costante di tempo di scarica-carica di un condensatore e'
> pari a t=RC e questo conferma il senso comune secondo il quale maggiore e'
> la resistenza al passaggio della corrente e maggiore e' il tempo
> necessario per es. a caricare un condensatore.
> Per quanto riguarda un induttore invece la costante di tempo e' t=L/R. A
> questo punto pero' mi sembra strano e poco intuitivo affermare che
> maggiore e' la resistenza "vista" dall'induttanza e minore e' il tempo
> necessario a mandare a regime o a 0 la corrente nell'induttore. Come
> potrei immaginare la cosa? Il condensatore lo posso vedere come un
> "secchio" che si deve riempire di "cariche" mentre l'induttore come potrei
> vederlo? Sono domande un po' filosofiche ma devo spiegare questi concetti
> a persone che non hanno molte nozioni di fisica o elettrotecnica e non
> posso parlare di andamenti esponenziali ed equazioni differenziali..
Immagina l'induttanza comeun'inerzia, p. es. un vagone pesante su un binario
molto liscio.
La resistenza e' rappresentata dai freni. Piu' forti sono piu' rapidamente
si ferma il vagone.
Nel paragone idraulico puoi immaginarla come un tubo molto lungo dove
l'inerzia dell'acqua si faccia sentire.
Anche qui la strozzatura (resistenza) piu' e' sensibile, minori sono i tempi
di freneta.
Qui mi fermo, ma l'analogia puo' essere continuata anche per la "messa in
moto", ma mi risulta poco agevole farlo con un post.
Spero che quanto sopra sia sufficiente.
Saluti
Mino Saccone
Received on Sun Apr 13 2003 - 18:04:47 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:30 CET