Il 26 Mar 2003, 20:46, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
(.....)
Scusami Elio, se potessi fare un piccolo tentativo di "divulgazione",
(so che forse ti sto chiedendo troppo :) ) perche' non riesco a
riconciliare quello che dici sotto con quello che so (o mi pareva di
sapere :( ), te ne sarei molto grato.
> Diciamo pure cosi', anche se ci sono da precisare almeno due cose:
> a) l'elettrone, a quanto se ne sa, non ha "raggio", ossia e' veramente
> puntiforme
Come si concilia con la visione (per es.) dell'orb. s in cui la prob.
di trovare l'el. e' massima proprio in corrisp. del nucleo ed e' ivi
finita, per poi scendere velocemente man mano che ci si allontana?
Lo capirei meglio se fosse qualcosa di "disperso" con densita' (di
massa e carica) che varia con la dist. dal nucleo. Ma mi rendo conto
che cio' e' il quadro che ci presentano i testi "divulgativi" e quindi,
avendo seguito i tuoi discorsi in proposito, molto improbabile. Se pensi
sia possibile un chiarimento, mi faresti un grosso favore (e non solo a
me, credo); se no, non ti preoccupare, ricordo (a senso) quando dicevi
che su certi argomenti la div. e' un'impresa pressoche' disperata.
> b) non riesco neppure a concepire la cosa in questo modo, perche' in
> realta' quel mondo e' quantistico, e il "contatto" tra elettrone e
> nucleo sarebbe impossibile.
Nel caso della cattura K che avviene per certi nuclidi: come farebbe
il nucleo a evitare il contatto con l'el., se poi lo prende al suo
interno (espellendo poi un neutrino)? (Per quello che ricordo, detta
cattura avviene proprio con un el. del primo orb. s).
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica "E. Fermi"
> Universita' di Pisa
> -------------------
Ciao e mille grazie dell'attenzione,
Patrizio
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Received on Thu Mar 27 2003 - 16:17:18 CET