Luca Fini ha scritto:
> A me sembra che il modo di vedere corretto sia perfettamente simmetrico:
> quando due corpi si applicano una forza azione e reazione "nascono"
> insieme e chiamarle in tal modo e' solo una convenzione.
Scusa, ma io che ho detto?
Te lo ricopio:
> A costo di essere noioso, voglio chiarire ancora meglio il mio punto di
> vista. Non sto discutendo se la forza del libro sul tavolo causi la
> reazione del tavolo, o viceversa: queste due forze nascono insieme, e
> nessuna e' causa dell'altra. Penso invece che entrambe siano causate del
> moto del libro, il quale, anche in assenza di gravita', proseguirebbe
> per inerzia se non provocasse la compressione della molla, ecc.
In relazione a ubn'altra obiezione che ho letto, correggo: avrei fatto
meglio a dire "siano causate dal moto relativo libro-tavolo..."
Il punto centrale del mio discorso era un altro: mettere in luce che non
si puo' dare come fatto primario che il libro applica al tavolo una
forza uguale al suo peso, mentre tanto l'azione come la reazione
dipendono dal moto (o dalla quiete) dei due corpi.
Naturalmente se si ragione nelo schema di corpo rigido tutto questo
scompare, e le reazioni vincolari diventano incognite da determinare a
posteriori, ma senza relazione precisa con altre condizioni fisiche.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Thu Nov 15 2001 - 09:52:59 CET