Non avendo trovato altre risposte a questo messaggio, scrivo
qualcosa io.
Antonio Mirolo wrote:
> ... Mi � sorto un grosso dubbio: che l'Universo non sia
> in espansione n� in contrazione, bens� statico o al massimo dotato
> di movimento "rotatorio". La causa di tale dubbio � che "mi sembra
> strano" che:
Ciao!
Mi pare che tu stia usando alcuni termini tecnici come "distanza",
"velocita'", ecc. nel loro senso comune, cosa che ovviamente non e'
possibile fare in un contesto di relativita' generale.
Se posso dare un suggerimento, leggi questo sito:
http://www.vialattea.net/cosmo/
poi magari riformula pure il tuo problema-quesito.
Comunque, provo a dire qualcosa da subito:
> 1) - In qualsiasi direzione si guardi nello spazio si veda sempre
> stelle e galassie allontanarsi da noi, mai avvicinarsi
L'allontanamento di cui parli vale solo per galassie molto distanti;
non vale ne' per il gruppo locale e tanto meno per le stelle che
appartengono alla nostra galassia.
> Questo cosa vorrebbe dire, che siamo al
> "centro" dell' Universo ?
Questa domanda e' mal posta e genera paradossi cosi' come e'
formulata. Prendi l'esempio delle macchie sulla superficie di un
palloncino. Se gonfi il palloncino, in qualsiasi punto ti trovi
della superficie vedrai tutte le altre macchie allontanarsi.
Significa forse che sei al centro del palloncino? No.
O al centro della superficie del palloncino? Neanche.
> O che comunque quel centro da dove sarebbe nato
> tutto � oggi ancora individuabile in base a osservazioni sulla
> direzione del movimento delle galassie (nostra compresa) ? ...
> convesso ... quadridimensionale ...
Stai descrivendo l'universo come se fosse una bomba.
Potrebbe esserti utile anche questo sito redatto da Elio Fabri:
http://astr17pi.difi.unipi.it/~elio/divulgazione/cosmol/cosmol0.htm
> A che velocit� andrebbero questi corpi lontani?
Se definisci la velocita' come quella "v" nella legge di Hubble (v =
Hr, nota pero' che la legge di Hubble vale solo per piccoli
redshift), allora andrebbero a velocita' "v". Tuttavia si potrebbe
anche dire che i tuoi due corpi sono "fermi" nello spazio, ma la
loro distanza varia come varia r, dove v = dr/dt per definizione.
Il problema e' quindi come definire v.
Cioe', il problema e' come definire v per uno che ignora la
relativita' generale.
Trascuro le riflessioni che seguono, in cui tutti i paradossi
derivano dall'uso impoprio di r e v.
Mario Leigheb
Received on Tue Dec 12 2000 - 09:17:42 CET