R: R: il termine virtuale... in che senso?

From: Biagio <dimiccob_at_libero.it>
Date: 2000/09/14

Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> wrote in message
39BE0202.2F97FB4C_at_science.unitn.it...
> Biagio wrote:
> >
> > Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> wrote in message
> > 39BD1819.8E0066B4_at_science.unitn.it...
> > >
> Che ne dici ora?
Dico che quello che hai detto gi� lo sapevo, cio' significa che forse la
domanda che ti pongo � piu' idiota di quello che pensavo.
Allora cerco di spiegarmi meglio.
Consideriamo l'interazione debole, definisco un processo di scattering tra
particelle e mi trovo le sezioni d'urto. Interpreto le linee intermedie in
modo puramente formale, ad esempio i P^2 - M^2 dove M � la massa che compare
al denominatore delle formule � ad esempio quella della Z0, mi trovo le
sezioni d'urto e tutto funziona perfettamente. Tuttavia so' che la mia
espressione � puramente formale, quella Z0 � solo una particella virtuale??
Domanda, se non c'� alcun motivo per credere che quella particella abbia un
significato fisico, ma � solo una formuletta matematica, perch� se la sono
messi a cercare?? per avvalorare la teorie dell'interazione?? un motivo ci
sar� pure??
cosa fa pensare che questa particella virtuale( alias inesitente, solo pura
invenzione) sia poi ritrovabbile (attraverso processi che permettano di
cons. en e impulso) realmente in natura?
SPero di essere stato piu' chiaro.
> Ciao, Valter
Received on Thu Sep 14 2000 - 00:00:00 CEST

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