Re: Un piccolo esercizio di relatività (ristretta!)

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Thu, 6 Apr 2023 19:06:47 -0000 (UTC)

Il Wed, 5 Apr 2023 19:14:38 +0200, Bruno Cocciaro ha scritto:

> Il 05/04/2023 13:32, Christian Corda ha scritto:
>>
>> L'ambiguità nasce dal fatto che non si capisce in quale riferimento va
>> fatto il calcolo.
>
> E perché mai un testo non ambiguo di un problema dovrebbe dare
> indicazioni su come svolgere il calcolo?

Infatti. Concordo che non abbia molto senso.

>> (l. d'onda ricevuta)/(l. d'onda emessa)= {1+k[w*(R_B-R_A)/c]^2} con k=
>> 2/3 se A è la sorgente e B il ricevitore e con R_A<R_B. Se invece
>> R_A>R_B sarà k=-1/3. Il risultato è al primo ordine in
>> [w*(R_B-R_A)/c]^2.
>
> Ecco, siccome la risposta che dai tu è diversa dalla mia (e di altri),

Compresa Wikipedia:
<https://en.wikipedia.org/wiki/Relativistic_Doppler_effect>

> cosa cavolo significa che una formula sarebbe corretta "nel riferimento
> X"?

L'esito di un processo di misura in un riferimento assegnato
e` un evento e come tale non puo` dipendere dal riferimento
in cui si fa il calcolo. E` proprio questo il senso del PR.
Se una formula per calcolare tale esito da` risultati
dipendenti dal riferimento in cui si fa il calcolo, mi pare
chiaro che sia sbagliata.
Un ulteriore indizio in tal senso viene proprio dagli strani
coefficienti nelle formule di Corda: 2/3 e -1/3.
Se in B mettiamo uno specchio, in generale con quei
coefficienti in A non ritorna la stessa frequenza che ha
emesso. I fronti d'onda in piu' o in meno da dove vengono o
dove si perdono?

Ciao
Paolo Russo
Received on Thu Apr 06 2023 - 21:06:47 CEST

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