Mi sa che stai facendo un po' di confusione. Allora usiamo le tue notazioni in una risposta che hai dato sopra:
t=t’
r=r’
phi=phi’+omega*t’
z=z’
dove l’apice indica le coordinate nel riferimento rotante.
Se metti d\phi’=0, lo stai mettendo nella metrica di Langevin. A questo punto poni anche d\r=0 e d\z=0 perchè ci stiamo riferendo agli intervalli di tempo infinitesimi relativi a due eventi nello stesso punto dello spazio. Ora, poichè tutti i g_0j=0, sono chiaramente nulli, non riesco a capire a che tipo di problema ti riferisci. Avremmo semmai d\phi=omega*d\t nella metrica di Lorentz, ma questo non ci interessa perchè stiamo lavorando con la metrica di Langevin.
Ciao, Ch.
On Friday, 14 April 2023 at 16:30:07 UTC+2, Pier Franco Nali wrote:
> Il giorno venerdì 14 aprile 2023 alle 11:40:04 UTC+2 Christian Corda ha scritto:
> > On Thursday, 13 April 2023 at 17:15:04 UTC+2, Pier Franco Nali
> >
> > Non c'è bisogno di scusarsi, è tutto OK. Anzi, ti sono grato per l'attenzione. :-) Come ti ho detto la questione è complicatissima ed è stata risolta solo dopo oltre 50 anni. Comunque, relativamente alla questione di mettere d\phi=0 nella metrica di Langevin ragiona in questo modo. ………
>
>
>
>
> Si, questo mi è chiaro. Il punto dolente è che se imposti d\phi=0 non puoi avere contemporaneamente d\phi’=0, e allora nel rif. rotante non puoi avere tutti i g_0j=0, e quindi, quando vai a fare l’integrale lungo il path dei fotoni, che nel rif. non rotante è rettilineo ma in quello rotante non potrà unicamente dipendere dal raggio, avrai contributi anche da questi g_0j e il risultato del calcolo sarà diverso.
> Ciao,
> PF
Received on Fri Apr 14 2023 - 18:02:55 CEST
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