Re: Paradosso dei gemelli
Pipitone Esp. Claudio ha scritto nel messaggio
>
>Perche' non provate a farvi i calcoli almeno due volte, per vostra
>sicurezza, la prima volta assumendo un'accelerazione di 1g di spinta
>costante dell'astronave (in accelerazione ed in decelerazione) e la
>seconda volta di 100g in entrambe le situazioni e sara' facilmente
>verificato che poiche' le traiettorie sono identiche, al variare
>dell'accelerazione varia anche il tempo trascorso dal momento iniziale
>a quello finale del moto...
>Dubito pero' che sia stato proprio il tempo a dilatarsi od a
>contrarsi...
La semplificazione del problema con l'utilizzo dell'impulso, della quale
stiamo discutendo, dovrebbe proprio servire a capire meglio dove
differiscono i nostri punti di vista.
Mentre la constatazione che il viaggiatore deve in qualche modo accelerare
pu� essere considerata a giustificazione della rottura di simmetria del
sistema, l'introduzione del calcolo delle accelerazioni ci porterebbe
immediatamente a passare dalla relativit� ristretta a quella generale.
Ad ogni modo, il mio articolo iniziale, da cui ha preso avvio questa
discussione,
prevedeva anche questa situazione, e a mio parere dimostrava senza ombra di
dubbio che anche considerando le accelerazioni il paradosso restava tale.
Per quanto riguarda poi la dilatazione del tempo dovuta alle accelerazioni,
io sar� disposto anche ad ammetterla come reale, semprech� qualcuno riesca a
farmi capire dove si risolve questo stramaledetto paradosso.
Ciao, Mauro.
Received on Fri May 28 1999 - 00:00:00 CEST
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