Re: Paradosso dei gemelli (seconda)
Maurizio Frigeni ha scritto nel messaggio
>Considera il classico esempio di un viaggiatore che sulla sua astronave
>manda due impulsi luminosi, uno in avanti e uno all'indietro, verso due
>schermi solidali con l'astronave ed equidistanti dalla sorgente degli
>impulsi. Ovviamente il viaggiatore vedra' che i due raggi di luce
>impiegano lo stesso tempo a raggiungere gli schermi.
>
>Ma per un osservatore in moto relativo uniforme rispetto all'astronave
>cio' non e' piu' vero: lui vedra' i due impulsi viaggiare alla stessa
>velocita', ma quello che va in un senso impieghera' meno tempo, perche'
>lo schermo gli va incontro, mentre l'altro impieghera' piu' tempo
>perche' lo schermo si muove nel suo stesso verso.
Non sono minimamente daccordo, vedr� gli impulsi viaggiare a velocit�
diverse ed impiegare lo stesso tempo.
>Eventi che sono contemporaei per un osservatore non lo sono per l'altro.
E' anche questo da dimostrare.
>Leggo poi in un altro tuo post:
>
>> l'introduzione del calcolo delle accelerazioni ci porterebbe
>> immediatamente a passare dalla relativit� ristretta a quella generale.
>
>Anche questo e' del tutto falso: le accelerazioni infinite si
>introducono in questo esempio solo per rendere piu' semplici i calcoli,
>non perche' la RR non possa trattare il caso generale.
Sono daccordo sullo scopo, ma sul fatto che la relativit� ristretta possa
trattare il caso di accelerazioni dei sistemi di riferimento mi � del tutto
nuovo.
>Ti ripeto il mio consiglio: procurati un buon libro, perche' discutere
>cosi' su usenet puo' essere produttivo per piccoli dubbi isolati, ma non
>funziona quando e' tutta la materia che non ti e' chiara.
A me in realt� pare chiara, ma sbagliata!
>Mi pare di capire che non sei un giovincello ed hai una laurea (in
>medicina?).
Bravo, Hai indovinato!
> Potresti allora comprarti un libro del primo anno di
>universita' che tratti queste cose in modo accessibile: mi pare che "La
>Fisica di Berkeley, vol.1" (Zanichelli) potrebbe fare al caso tuo, se
>esiste ancora. O forse qualcun altro ti potra' suggerire qualcosa di
>meglio.
Grazie del consiglio, ma � quello il libro che a suo tempo ha finito di
convincermi che la relativit� � sbagliata.
Scusa se mi limito a queste risposte lapidarie, ma nel frattempo ho inviato
un altro post in cui spero di chiarire la mia posizione definitivamente.
Spero comunque che queste discussioni siano servite a chiarire la materia a
qualcun altro, se non a te e a me.
Grazie comunque per le tue rispostre.
Ciao, Mauro.
Received on Thu Jun 03 1999 - 00:00:00 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Sat Jan 04 2025 - 04:23:46 CET