Re: Il mio dubbio

From: italicopaludet <paludet_at_tin.it>
Date: 1999/05/14

>Mauro D'Uffizi il 4 maggio ha scritto:
>"E' possibile che la Relativit� Ristretta sia sbagliata?
>Ma non ci sono teorie pi� classiche in grado di fare
>le stesse previsioni?"
............................................................................
Io, ben motivatamente, credo di si.
>"Le conferme sperimentali si accumularono a iosa".
..........................................................................
La questione delle verifiche sperimentali, da un punto
di vista metodologico, � tutta da rivedere. Bisogna
specificare che ci sono quattro tipi di prove sperimen-
tali, di I^, di II^, di III^ e di IV^ specie, diverse e con
valori di prova diversi; in particolare, tutte le prove
della relativit� sono della seconda o della terza specie,
quindi prove di "validit� possibile", nessuna della IV^
specie, e quindi con "validit� certa": lo ha confermato
Einstein.
     Per farsi un'idea chiara di questo e di altro, sarebbe
bene rivisitare "l'Esperimento di variazione della massa
con la velocit� o esperimento della velocit� limite" di
W.Bertozzi (1963-64), (copia perfezionata dell'esperi-
mento di Kaufmann, 1900, esperimento che a mio pare-
re ha indotto Einstein a formulare nel 1905 la sua teoria),
con le varie soluzioni prospettate: la soluzione classica,
la soluzione relativistica e la soluzione analogica.
     In questo esperimento, e in tutti gli altri alle alte velo-
cit�, la teoria relativistica "ritiene trascurabili la resistenza
del campo elettromagnetico e la resistenza del campo
gravitazionale", resistenze che la teoria analogica ritiene
assolutamente determinanti alle alte velocit�.
Naturalmente, se queste resistenze esistono e sono da
considerare come essenziali nei vari calcoli dei vari espe-
rimenti, la Relativit� � da rivedere dalle fondamenta, e
precisamente, dal principio di relativit� di Galileo che sa-
rebbe valido non in maniera assoluta, ma solo in maniera approssimata.
     Attenzione, molto spesso le formule della relativit� e
quelle della fisica analogica sono asintotiche e con lo stes-
so asintoto, per cui, pur diverse, da una parte corrispondo-
no molto bene ai valori sperimentali, e dall'altra le prime
diventano un'utilissima traccia per le seconde.
............................................................................
.........
>Prendiamo un fenomeno che inizialmente mi convinse "ad
>arrendermi all'evidenza della Relativit� Ristretta".
>Il funzionamento del protosincrotrone. (Come nell'esperi-
>mento della velocit� limite): "Non aumentando la velocit�,
>deve necessariamente aumentare la massa". L'accordo
>con le previsioni della relativit� � perfetto.
.............................................................
Infatti, sembra perfetto; senonch� nelle formule risolutive
classica e relativistica manca il termine relativo alla resi-
stenza del campo elettromagnetico, cio� il valore di ener-
gia dissipata per effetto di questa resistenza; questo valo-
re, come si pu� calcolare, � veramente altamente signi-
ficativo.
.............................................................
Si pu� provvisoriamente concludere questo discorso dicen-
do che, la Teoria Analogica � :
- facile da capire;
- intuitiva;
- elimina tutti i paradossi della relativit�;
- coerente;
- corrispondente a tutti i risultati sperimentali.
............................................................
     Saluti a tutti
                              Italico Paludet - Pordenone
--
"L'Analogico"
http://www.geocities.com/CapeCanaveral/Hangar/7249
Received on Fri May 14 1999 - 00:00:00 CEST

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