?manu* ha scritto:
> luciano buggio wrote:
> > Ma pu� un articolo dal titolo "isocronismo" parlare di una cosa che non �
> > isocronica (o che lo � solo con approssimazione) e ignorare l'isocronismo
> > vero (quello della cicloide)?
> >
> > Qualcuno sa spiegarmi questo curioso andazzo?
> Per quel poco che so il pendolo cicloidale � teoricamente isocrono, ma
> se provi a costruirlo in pratica (ad esempio forzando il filo ad
> oscillare appoggiandosi a due cicloidi) l'attrito � molto maggiore che
> in un usuale pendolo circolare e di conseguenza il pendolo risulta meno
> isocrono di quello circolare.
Hai perfettamente ragione: l'apparato che tu descrivi applica tra l'altro
la notevole propriet� della cicloide di avere l'evoluta (e quindi
l'evolvente) che � ancora una cicloide.
Tu sposti per� il discorso sul piano pratico, mentre, come ho detto, da un
punto di vista matematico questo non interessa: il pendolo ideale
cicloidale non ha pi� attriti di quello circolare, non avendo entrambi,
per ipotesi, alcun attrito.
Inoltre, se proprio vuoi parlare del pendolo reale (quello per esempio
dell'orologio), esso sfrutta non il quasi isocroniscmo di piccole
elongazioni diverse, ma il perfetto isocronismo di elongazioni uguali, che
sono mantenute tali nell'orologio dall'energia della molla (o di un peso)
: il pendolo reale potrebbe essere perfettametne isocrono anche con
elongazione molto grande.
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Tue Feb 05 2008 - 22:04:47 CET