Re: elettrostatica..."decalogo"

From: Diego S. <diego.santini_at_katamail.com>
Date: Mon, 9 Oct 2006 23:31:28 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:4oqfabFf9mraU1_at_individual.net...

> Bene, ora porvo a risponderti punto per puento.
Molte grazie.


> Ci sarebbe una precisazione su questa "carica unitaria".
> In termini astratti e' vero, ma se tu facessi davvero la prova,
> cercando di misurare la carica su 1 coulomb...
Cosa accadrebbe? Penso che la carica esploratrice del campo altererebbe il
campo stesso. E lo farebbe tanto meno quanto pi� � piccola. DI qui, forse,
il limite per q che tende a zero?



> Grave errore (anche se comune...).
> Una particella carica *non puo'* seguire una linea di forza, se questa
> e' curva e se non ci soo altre forze.
> Riesci a vedere perche'?
Forse... Penso che la traiettoria debba essere lungo la tangente al punto
della linea e non lungo la linea. Ma lungo questa traiettoria si incontrano
altre linee e, per ciascuna, bisogna individuare la tangente in un certo
punto. Credo sia corretto. Ma, allora, alla fine: come si predice la
traiettoria avendo sotto gli occhi solo le linee di forza?


>> Tutte le volte che c'� una ddp tra due punti dello spazio o di un
>> conduttore, vi saranno linee di forza che uniranno questi due punti.
> Non e' detto. E' certamente vero il viceversa.
Mi faresti un esempio di un caso in cui tra due punti c'� ddp, ma non linee
di forza? Io, ad esempio, se vedo un campo con linee di forza e linee
equipotenziali, noto che hai ragione a dire che tutte lungo una linea il
potenziale elettrico varia necessariamente, mentre presi due punti a caso, a
diverso pot., � difficiel che ci sia tra i due una linea di forza (cerco di
rispondermi, come te mi inviti a fare...) Per� ho ancora un dubbio....che
pongo in risposta successiva.


> Pensa a due conduttori isaolti: uno carico, l'altro scarico ma
> caricato per induzione dal primo.
> Ci saranno linee di forza che vanno dal primo alla parte del secondo
> dove si trova carica negativa, ma non alla parte dove la carica e'
> positiva.
> Anzi da questa parte del secondo conduttore partoo inee di forza che
> arrivano all'infinito.
> E anche dal primo conduttore partono linee che vanno all'infinito.
> Sapresti fare un disegno?
S�, saprei farlo: � il classico disegno del campo tra due cariche di segno
opposto.

Vengo al mio dubbio: quale traiettoria seguira la particella carica? Tender�
a portarsi in zone a potenziale pi� basso (se positiva), ma tender� al punto
a minor potenziale in assoluto? Si fermer� quando e dove? Insomma: hai
capito il mio problema. Ossia la comprensione di come le informazione
relative al campo elettrico ed alle linee isopotenziali, possano consentirmi
di predire la traiettoria della particella...


> OK. Si puo' chiamare campo anche la funzione che assegna a ogni opunto
> dello spazio il suo potenziale.
> E' un caso di "campo scalare", mentre E e' un "campo vettoriale".
Certo. La sovrapposizione si fa in un caso con una somma scalare e
nell'altro con quella vettoriale.

> No, le forze nucleari non c'entrano niente...
> Dato che le cariche libere in un metallo sono elettroni, cio' che li
> trattiene sono le forze attrattive prodotte dalle cariche positive
> fisse al reticolo cristallino.
> Ma e' un discorso delicato...
Aspetta... Io per forze nucleari intendevo le forze elettrostatiche che i
nucleio esercitano sugli elettroni. Chiedo scusa per il linguiaggio
improprio.


>> Al contrario, un corpo non carico pu� avere un potenziale diverso da
>> zero ad esempio quando incluso e sospeso in un corpo cavo carico.
> Non solo in questo caso: anche nell'esempio che ti ho fatto sopra.
> Riesci a vedere perche'?
Nel caso che mi hai prospettato te tutti e due i corpi sono carichi, anche
se il seocndo lo � solo per asimmetria di carcihe (vedi induzione)



> Anche se il corpo ha carica totale nulla, quando lo porti a spasso in
> un campo elettrico il suo potenziale cambia.
> E se lo sposti da fuori a dentro del conduttore cavo, idem.
Vediamo se ho capito: il corpo carico a potenziale Z, posto all'interno di
un altro corpo carico a potenziale V, ha un potenziale che non �
indipendente da V.

>> 10) Oltre alla conferma di quanto precede, chiedo anche una risposta
>> ai punti 5 e 9.
> Fatto ;-)
Grazie.


Diego S.
Received on Mon Oct 09 2006 - 23:31:28 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:14 CET