Re: Funzioni d'onda (Tetis)

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Tue, 28 Dec 2004 19:10:40 GMT

                    Il 27 Dic 2004, 21:33, "AAnDrEE" <andre_m_at_infinito.it> ha scritto:
> "Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
> news:155Z185Z25Z64Y1102945727X20749_at_usenet.libero.it...


> mah, non so. Come fai a spiegare le proprieta' dei metalli alcalini, degli
> alogeni
> la reattivita' del fluoro gli ottetti espansi, i radicali e tutto il
resto?

Dunque esistono delle propriet� chimiche che si possono
comprendere su base genuinamente termo-statistica.
In virt� degli equilibri si misurano l'elettronegativit� degli
elettroliti e si vedono propriet� e regolarit� degli elementi.
Poi gli equilibri chimici IMHO sono affrontati da tutti in modo
molto superficiale. Dare evidenze sperimentali pi� moderne
sul modo in cui possono essere compresi e studiati senza
ricorrere ai microscopi le cinetiche chimiche potrebbe essere
un tema con cui dare agli studenti una buona percezione della
bellezza del mondo chimico, della sua vitalit�. Modelli come
quello basato sulla repulsione delle cariche e la minimizzazione
dell'energia rimangono IMHO modelli per adulti. Sapere che
gli orbitali locali e lo spettro continuo formano una base completa
spiega molto pi� in molto meno di quanto non possano fare
gli orbitali localizzati. Spiegare adeguatamente la teoria degli
orbitali molecolari richiede di conoscere decentemente le
nozioni di gruppo di simmetria e di momento angolare e
saper giocare per lo meno con le regole di somma, ma spiegare
la molecola di esano in termini di orbitali molecolari fra due
atomi � impossibile. I libri che vogliono dare un'infarinatura
sull'argomento lo possono fare solo in modo pressoch�
dogmatico e lasciando tutto ad approfondimenti successivi,
quindi non dico che non funzioni, dico solo che richiede uno
sforzo di abnegazione da parte dello studente.

> O ti fermi davvero alla base sperimentale e dici agli studenti: fidatevi,
> capirete
> dopo,
> oppure affronti direttamente tutto dopo...

Prima i fenomeni da salvare, poi la teoria che li salva.

> eeh magari. Ora si vogliono fare le cose in tre anni, figurati aggiungere
> corsi di chimica.

gi�
  
 Ma questo non si puo' fare in
> > modo
> > completo fino al terzo anno allora occorre una grande maestria nel
> > selezionare
> > materiale che lasci fuori del campo questioni che possono essere
> > esplicitate
> > in
> > seguito.
>
>
> il fatto e' che non e' semplice. Di questo passo seguendo la stessa logica
> degli orbitali,
> si finira' per parlare di buchi neri alle scuole elementari.
> Per dire poi cosa? Per dire le cose che dicono certi divulgatori della
> Domenica.

Per� la situazione � molto diversa.
I fenomeni chimici sono osservati
tutti i giorni nei laboratori di chimica.
I fenomeni astrofisici sono pi� rari,
meno immediati e per nulla riproducibili.


> "Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
> news:155Z185Z41Z100Y1103111876X30792_at_usenet.libero.it...
>
>
> > In alcune
> > biblioteche trovi il libro di fisica sperimentale di Luvini,
>
> avresti riferimenti piu' precisi?

Dovrebbe essere Luvini fisica sperimentale.
Appena puoi dai un'occhiata al catologo on-line
della biblioteca della sns dovresti trovare titolo
e nome esteso.

> > In verit� l'origine della resistenza all'idea atomista �
> > quasi insospettabile e pi� antica. Pare che il maggiore
> > responsabile di questo rallentamento sia il maggiore studioso
> > dei gas. Boyle fece ricorso a tutte le sue energie intellettuali
> > per opporsi al modello atomico
>
>
> boyle... quello che scrisse il "chimico scettico" ?
> Era un chimico se non erro ;-)

Poco pi� di quanto lo erano Hooke o Newton.
Chiaro che la figura professionale non esisteva
al tempo.

          

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Tue Dec 28 2004 - 20:10:40 CET

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