Re: Simultaneità e velocità della luce

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Sat, 04 Sep 2004 03:03:53 +0200

Gianmarco Bramanti ha scritto:

> > " . . . se si potesse trasmettere istantaneamente a tutti i punti
> > > dello spazio l'informazione dell'avvenuta esplosione di due
> > > stelle lontanissime l'una dall'altra [cosa possibile solo
> > > con velocit� infinita della luce],
> >
> > e perch�? Non � obbligatorio che i segnali siano elettromagnetici

> La questione della comunicazione � distinta dalla formulazione del
> principio di relativit�.

d'accordo.

> E' questo che vuoi dire?

no, volevo dire che non � vero
che la trasmissione istantanea di segnali
sarebbe possibile solo se la luce andasse
a velocit� infinita. Ma � ovvio, no?
Per trasmettere segnali mica sei obbligato a usare
la luce.

> Tanto che da nessuna parte compare mai una esplicita formulazione
> della nozione di velocit� limite se non per oggetti massivi.

beh non proprio, basta la cinematica della RR
a suggerire (per usare un eufemismo) che la velocit�
relativa di due sistemi inerziali non pu� mai uguagliare c.
Poni v = c nella trasformazione di Lorentz e vedrai
che guaio.

> D'altra parte esiste prova di un latore di informazione
> pi� veloce della luce?

fino a oggi no.

> Tuttavia il solo fatto di dire che la velocit� della luce � infinita
> senza aggiungere altre specificazioni riguardo al riferimento nel quale
> si � misurata questa velocit� implica che c'� un criterio assoluto di
> simultaneit�. Correggimi se sbaglio.

mmmmhh....cos� di primo acchito direi che hai ragione.
Se rifai il famoso esperimento ideale del treno e della
stazione usando segnali a velocit� infinita trovi
che due eventi simultanei nel treno sono simultanei anche
in stazione.
Dunque quello che dicevo qui sotto:

> > l'esistenza di un segnale a velocit� infinita non
> > comporta di per s� il tempo assoluto.

a quanto pare � falso.

E quando dicevo:

> > Hai presente gli ipotetici tachioni? Possono (se non sbaglio)
> > avere velocit� infinita,

a quanto pare sbagliavo.

> > eppure sono compatibili con la relativit�
> > ristretta, nonostante questa sia incompatibile con la simultaneit�
> > assoluta.

ripensandoci: sono compatibili davvero?

T. Sjodin & F. Heylighen
Lettere al Nuovo Cimento
anno 1985 vol. 44, N.8, p. 617 - 623
titolo " Tachyons Imply the Existence
of a Priviledged Frame "

dicono che i tachioni violano il
principio di relativit�. Chi lo sa
se la dimostrazione � giusta? Mah!
Non l'ho mai letta, sono troppo pigro per
farlo anche se ce l'ho qui davanti, ma cos�
a istinto ho la sensazione di no.

> Esatto. Nonostante questo i tachioni risulterebbero degli
> oggetti estremamente utili per sincronizzare riferimenti
> lontani fra loro. Quel che conta � che possono avere velocit�
> infinita, ma questa circostanza non � verificata a prescindere
> dal riferimento,

questo non mi � chiaro: vuoi dire che secondo
la teoria tachionica uno stesso tachione pu� avere
velocit� infinita in un riferimento e finita
in un altro?

> in altre parole: non � vero che la velocit�
> dei tachioni � infinita.

s�, pu� darsi (come dicevamo prima).
C'� qualche esperto tachionista in ascolto
disposto a chiarirci le idee?

> > E come puoi introdurre in fisica una velocit� invariante se
> > non su base sperimentale?

> Una velocit� infinita lo � in modo invariante. In un certo
> senso � l'unica velocit� invariante concepibile in relativit�
> galileiana.

d'accordo, e secondo me puoi anche togliere "in un certo senso".
A una velocit� infinita puoi ancora associare direzione
e verso, quindi puoi parlare di velocit� a tutti gli effetti.

> Tuttavia il fatto che esista non � in disaccordo
> n� con la relativit� galileiana, n� con la simultaneit� (e
> se non aggiungo aggettivi o locuzioni vuol dire che questa
> � una nozione "trasversale")

scusa, questa parentesi non l'ho capita.

> > > Se la velocit� della luce, pur non essendo infinita,
> > > fosse componibile con altre velocit� in modo galileliano
> > > tempo e spazio resterebbero assoluti e potrei continuare
> > > a dare senso alla simultaneit�,

> Forse potremmo dire pi� in generale che se avessimo prova
> una velocit�, propria o impropria,

in che senso "prova" e "propria o impropria" ?

> indipendente dal riferimento e differente da quella della luce,

qui credo tu voglia dire "differente dalla velocit� c che
compare nelle formule relativistiche ".

> avremmo una incongruenza logica nella relativit� ristretta.

sono d'accordo, la velocit� assoluta c della relativit�
� unica.

> In particolare se scoprissimo l'esistenza di una classe
> di fenomeni per cui il codice di traduzione degli eventi
> obbedisca ad una classe di invarianza di tipo lorentziano,
> con velocit� differente da quella della luce (e con velocit�
> infinita per la relativit� galileiana),
> avremmo una violazione del principio di relativit�.

cio�? se dici che non possono esistere due o pi�
velocit� assolute sono d'accordo, ma se dici che
l'esistenza di una velocit� infinita violerebbe
il principio di relativit�, decisamente non concordo.

bye
Corrado

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Received on Sat Sep 04 2004 - 03:03:53 CEST

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