Ho cercato in rete una risposta al quesito in oggetto e, in sintesi, ho
trovato che appena i fotoni di un oggetto celeste entrano nell'orizzonte
cosmologico (o universo osservabile) della Terra, il loro redshift ha un
valore tendente all'infinito, e poi decresce fino al valore di 1,92, per
poi aumentare nuovamente fino ad un valore tendente all'infinito. Cosa
che ho ben compreso.
Ecco il link (vedere prima risposta):
https://physics.stackexchange.com/questions/211435/does-an-objects-redshift-actually-decrease-with-time
Ho cercato se fosse stata fatta qualche misurazione pratica ed ho
trovato che in Cile è in costruzione un telescopio che dovrebbe riuscire
a farlo nei prossimi anni.
Ecco il link:
https://medium.com/starts-with-a-bang/this-is-how-astronomers-will-finally-measure-the-universes-expansion-directly-7d45acf05ca8
Ho cercato anche di conoscere a che punto sia arrivata la costruzione di
detto telescopio, che allo stato attuale sarebbe il 2027.
Ecco il link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Extremely_Large_Telescope
In ogni caso chiedo, qualcuno sa se sono già state fatte delle
osservazioni effettive sulle variazioni del redshift cosmologico di un
oggetto celeste, nel tempo?
Ho fatto la domanda perché ho pensato che, almeno, già Hubble misurava i
redshift cosmologici circa 100 anni fa, quindi mi pare possibile che
siano state fatte delle misurazioni attuali dei redshift degli stessi
oggetti celesti osservati da Hubble, e che magari siano state trovate
delle differenze.
Dino Bruniera
Received on Mon Dec 26 2022 - 00:55:39 CET