"argo" <brandobellazzini_at_supereva.it> ha scritto:
[...]
>
> Ciao, perche' tiri in ballo i gluoni? Basta pensare agli elettroni che
> non ci interagiscono neppure no?
>
Si, forse non c'era bisogno di andare cosi dentro al nucleo per parlare di
carica elettrica :-)
negli elettroni per�, dipendendo dalla incertezza con cui si riesce a
misurare il loro stato, possono incontrarsi interazioni di carica...
arriviamo per questa strada alla esclusione di Pauli.
> Ginofort wrote:
>
>> Ciao a tutti.
>> Qualcuno mi sa dire perch� le cariche elettriche di segno opposto si
>> attraggono?
>
> Non ti so dire perche' si attraggono, posso provare a dirti come questo
> effetto e' descritto molto bene dalla equazioni di Maxwell (che
> descrivono anche molti altri fenomeni fisici) e dalla forza di Lorentz,
> le quali hanno una solida base sperimentale e teorica.
Mi conforta questo che dici di Maxwell, sai, giorni fa ho letto da qualquno
che le equazioni di Maxwell erano sbagliate! aaagh!
> Poniamo una carica Q1 ferma nel vuoto: in questa situazione le
> equazioni di Maxwell si semplificano molto e una di queste ci dice che
> il flusso del campo elettrico E=(E1,E2,E3) attraverso una superficie
> chiusa e' proporzionale (con costante positiva pari a 4pigreco nelle
> unita' di Gauss) alla carica contenuta all'interno superficie.
> Se la carica e' puntiforme o ha simmetria sferica il campo elettrico e'
> radiale alla carica (le cosiddette ragioni di simmetria che nascono
> dalla covarianza delle equazioni di maxwell per certe
> trasformazioni...) e il flusso attraverso una sfera di raggio d che
> abbraccia tutta la carica si calcola facilmente
>
> Flusso(E)=4pigreco d^2 |E|
>
> che per l'equazioni Maxwell e' uguale a
>
> Flusso(E)=4pigrecoQ1
>
> e dunque |E|=Q1/d^2.
> Cioe' nello spazio e' presente un campo elettrico radiale alla carica
> Q1 di intensita' Q1/d^2 essendo d la distanza dalla carica in cui
> osservo il campo elettrico.
> Poniamo ora una carica Q2 a distanza d che sente una la forza di
> Lorentz
> F=Q2 E
> anch'essa radiale (e' proporzionale ad E) e quindi
> F=Q1Q1/d^2 r,
> dove r eil versore radiale (F e' un vettore, |r|=1==>|F|=|Q1Q1|/d^2)
> che da Q1 punta a Q2.
> Come vedi se Q1Q2>0 la forza F che e' esercitata su Q2 e' radiale
> uscente (e' respinta), se Q1Q2<0 e' radiale entrante (e' attratta).
>
> Ciao.
egregia esposizione, solo un piccolo commento, la espressione F=Q1Q1/d^2 r
per la forza fra le cariche si pu� ritenere valida in tutte le direzioni
dello spazio?, la carica � isotropica per Maxwell senza dubbio, io mi
domando se adesso la carica dell'elettrone 1.6x 10^-19 Coulomb non sempre �
considerata la carica fondamentale in natura, ha senso ancora la
isotropicit� della carica nel mondo subatomico? ciao ciao
F.
Received on Thu Jul 06 2006 - 16:17:14 CEST
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