Salve a tutti,
non so se qualcuno degli utenti di questo newsgroup ha sentito parlare
degli incendi inspiegabili che avvengono a Canneto di Caronia (ME). Molto
in breve: in questa piccola frazione in provincia di Messina, da ormai
oltre un mese, si verificano incendi (apparentemente senza causa) di
elettrodomestici e suppellettili varie.
Di recente si ha notizia documentata anche di disturbi alle chiusure
centralizzate delle automobili e ai telefoni cellulari.
Riporto di seguito un articolo (ne sono usciti tanti, ma questo mi �
sembrato quello che meglio riassume la questione e che abbozza una
spiegazione scientifica) pubblicato sul quotidiano "La Sicilia".
La domanda che pongo agli esperti di questo newsgroup � la seguente: siete
d'accordo con la spiegazione data dagli scienziati del CNR? Si tratta di
un'ipotesi scientificamente plausibile?
Grazie a tutti in anticipo!
RS
"Gli incendi a Caronia? Un fenomeno naturale"
PALERMO - La protezione civile regionale ritiene (anche se in questo
campo, spiegano i tecnici, non vi sono certezze assolute) di aver risolto
scientificamente il mistero degli incendi inspiegabili nella frazione di
Canneto a Caronia. Si tratterebbe di un fenomeno naturale, anche se raro.
A Canneto, anche dopo aver scollegato le abitazioni dalla rete elettrica,
avvenivano inspiegabilmente incendi di elettrodomestici, materassi e
perfino case.
Per l'ing. Tullio Martella, capo della Protezione civile della Regione
siciliana, �si tratta di un fenomeno elettrotecnico noto�. �Fra due
conduttori - spiega - vi � una differenza di potenziale che crea un campo
elettrico intermedio. Quando la differenza di potenziale � molto forte il
campo dielettrico viene perforato e provoca scintille e anche combustione.
Questo fenomeno � avvenuto a Canneto dove vi erano i conduttori elettrici.
Quello che non riuscivamo a comprendere e perch� ci� avvenisse proprio in
quella zona�.
�Abbiamo avuto - continua - incontri con ricercatori del Cnr che ci hanno
illustrato una teoria che spiegherebbe tutto ci� che � avvenuto a Canneto.
Secondo questa teoria il nucleo terrestre si modella come se avesse la
forma di un riccio di mare con tanti aculei. Si formano cos� delle linee
preferenziali attraverso cui l'energia geotermica va verso la superficie.
Allora avviene una scomposizione e si crea una nube di elettroni che si
libera nell'atmosfera. Laddove gli elettroni incontrano i conduttori li
caricano di energia e si provocano cos� le scintille. Evidentemente in
quella zona spunta uno di quegli 'aculei'�.
�Questa - conclude - � l'unica spiegazione della genesi e degli effetti
del fenomeno delle scariche che avvengono anche senza corrente elettrica�.
Per evitare in futuro le autocombustioni verificatisi a Canneto la
Protezione civile dice che �basta fare delle nuove linee di terra e dei
parafulmini, che scarichino l'energia di eventuali nubi di elettroni�.
Secondo Martella: �Le nubi elettroniche generate, godendo di una notevole
mobilit�, risalgono in superficie generando distribuzioni di cariche a
elevata densit� e con alto contenuto energetico che, muovendosi
liberamente nello spazio, in prossimit� di materiali metallici creano dei
condensatori di elevata capacit� e tale fenomeno si realizza
principalmente in presenza di conduttori elettrici�.
�Tra le armature di questi condensatori - ha concluso Martella - si
localizza una differenza di potenziale tale da creare un campo elettrico
che, superando la rigidit� dielettrica dell' isolante, lo perfora
originando le scariche distruttive che sono causa dei principi di
combustione rilevati. Il fenomeno � noto ed � un concetto basilare
dell'elettrotecnica�.
Ma al momento �non ci sono elementi tecnico-scientifici per avvalorare
l'una o l'altra ipotesi� sulle cause degli incendi di Canneto di Caronia.
Il Dipartimento nazionale di Protezione Civile commenta cos� le
affermazioni del responsabile protezione civile della regione siciliana,
precisando che � �in attesa di ulteriori notizie�.
�In attesa di avere ulteriori elementi - dicono al Dipartimento -
rinnoviamo la fiducia a tutte le amministrazioni ed enti che stanno
lavorando per individuare le cause e continuiamo ad essere in stretto
contatto con l'amministrazione regionale siciliana di protezione civile�.
Questo, conclude il Dipartimento, �in attesa di avere ulteriori dettagli
dopo le valutazioni delle ultime ore�.
17 febbraio 2004
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Received on Mon Mar 22 2004 - 16:08:14 CET