Re: Comportamenti magnetici
Sb ha scritto:
> ...
> ... per� credo sarebbe pi� corretto impostare il ragionamento in
> modo un po' diverso.
>
> Il ragionamento di E. Fabbri �: "ci sono delle dissipazioni di energia
> che vanno a carico dell'energia cinetica della pallina, dovendo
> rimanere immutata l'energia complessiva" ragionamento certamente
> corretto. Io credo per� che la perdita di velocit� della pallina possa
> derivare solo dalle forze che agiscono sulla pallina e quindi sono
> queste forze da investigare. La conservazione dell'energia sar� solo
> una conseguenza delle trasformazioni che si svolgono, conseguenza che
> possiamo stabilire solo a posteriori.
Premessa: sebbene questo post porti la data del 12, io l'ho visto
solo ieri. Non so da che dipenda, ma lo stesso e' capitato anche per
altri post.
La questione di che cosa sia "piu' corretto" puo' essere materia di
ampia discussione.
Sicuramente il 20-mo secolo ha visto uno spostamento di peso nella
fisica dalle forze all'energia: addirittura in m.q. il concetto di
forza non esiste, e anche in relativita' generale la forza di gravita'
e' "abolita".
Ma anche restando alla fisica classica, gli argomenti basati su
leggi di conservazione sono oggi considerati piu' potenti e profondi;
non credo che molti fisici concorderebbero nell'asserzione
> La conservazione dell'energia sar� solo
> una conseguenza delle trasformazioni che si svolgono
trasformazioni nelle quali, se capisco bene, il ruolo primario debbono
averlo le forze.
Nella visione piu' pragmatica, diremo che sono aprocci equivalenti, e
si adotta l'uno o l'altro a seconda di quale ci porta piu' rapidamente e
facilmente al risultato cercato.
> Riprendo i punti
> ...
> Calcolando le energie connesse a queste forze (cosa che io non so fare
> e comunque credo oggettivamente difficile) si scoprirebbe che
> l'energia complessiva del sistema si conserva.
Certo, a patto di tener conto dell'energia dissipata in calore.
E questo nell'ambito dell'elettromagnetismo classico _e' un teorema_.
Lo sottolineo per dopo.
> Io credo che non sia indifferente usare questo procediemento piuttosto
> che quello indicato da E. Fabbri, dal momento che il principio di
> conservazione dell'energia non � "necessario", non � stato cio�
> dimostrato che esso � necessariamente valido sempre e comunque, ma
> potrebbe astrattamente esistere qualche fenomeno in cui l'energia non
> si conserva e quindi questo va verificato a posteriori (anche se
> naturalmente � altamente improbabile che l'energia aumenti o
> diminuisca, soprattutto in fenomeni cos� semplici).
Non sono d'accordo: nella fisica che conosciamo la conservazione
dell'energia e' una legge *necessaria*.
In primo luogo perche' e' un teorema, come ho notato sopra.
Poi perche' ha un significato profondo, connesso la "stabilita'" delle
leggi fisiche rispetto a traslazioni nel tempo (la fisica domani e' la
stessa di oggi).
> Mi risulta, tra l'altro, di un qualche fenomeno transitorio, nella
> fisica delle particelle, nel corso del quale l'energia dapprima
> diminuisce per poi ritornare al livello iniziale. Mi dispiace non
> poter essere pi� preciso (ma quelli pi� bravi di me avranno subito
> capito di cosa si tratta) per� la cosa era importante proprio perch�
> dimostrava una (sia pur limitata e circoscritta) invalidit� proprio
> della conservazione dell'energia.
Anche questo non e' vero!
L'energia si conserva _rigorosamente_ anche in m.q.
Quella che puo' non conservarsi (ed e' anche ovvio) e' solo una
"parte" dell'energia, quella in cui si trascura l'interazione fra le
particelle che partecipano alla reazione.
Comunque non mi sembra un argomento rilevante, visto che nei fenomeni
di cui si parlava la m.q. non gioca alcun ruolo.
P.S. Il mio cognome si scive con una sola "b".
Visto che lo indico per esteso, mi piacerebbe che venisse riportato
esattamente. Grazie.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Feb 21 2004 - 21:01:52 CET
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