Re: Il paradosso dei gemelli

From: Alexander <alexander.dentchevdenev_at_fastwebnet.it>
Date: Tue, 25 Jun 2002 21:46:41 +0200

"Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
news:af073t$agmmu$1_at_ID-100658.news.dfncis.de...
> "Alexander" <alexander.dentchevdenev_at_fastwebnet.it> ha scritto nel
> messaggio news:NVpO8.118962$g04.84170_at_tornado.fastwebnet.it...

> No, no, l'accelerazione e' di importanza centrale.
> Il gemello che alla fine e' piu' giovane e' quello che durante il
> viaggio ha accelerato. E' certo che la accelerazione puo' essere
> considerata anche istantanea (anzi, nella versione del paradosso piu'
> semplice possibile, quella che meglio mette il luce l'effetto, la
> accelerazione va considerata proprio istantanea), cio' non toglie che
> senza accelerazione il paradosso non ha luogo e che, come detto, a
> fine viaggio il piu' giovane e' chi ha accelerato (mentre l'altro e'
> rimasto in un sistema inerziale).

Sono d'accordo con te il problema � asimetrico ma tale asimmetria � dovuta
al fatto che il segmento Terra-Stella nel sistema di riferimento della
navicella � piu' corto . Nel sistema di riferimento della Terra questo
segmento non � piu' corto ma � quello che �. Il fatto che la navicella abbia
accelerato ha fatto che questa si mettesse in moto rispetto alla Terra e
quindi ha visto la distanza da percorrere piu' corta. Non � che
l'accelerazione � intervenuta misticamente per far si che l'astronauta
invecchiasse piu' lentamente o per correggere in qualche modo le
trasformazioni di Lorentz rendendole asimmetriche.
Received on Tue Jun 25 2002 - 21:46:41 CEST

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