(unknown charset) Re: x Elio Fabri

From: (unknown charset) Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Tue, 06 Mar 2001 11:21:53 +0100

Massimo S. ha scritto:
> Credo di essere stato frainteso: ho usato Lei come esempio intendendo
> che in generale un Fisico (con la F maiscula quale Lei a me pare essere)
> non conosce esattamente la definizione di un concetto (velocita' di
> segnale) che, a mio modestissimo avviso, era di fondamentale importanza
> per la fisica moderna.
> Non era assolutamente nelle mie intenzione fare una critica e/o un
> attacco personale rivolto a Lei.
> Se dalle mie parale e' a Lei sembrato il contrario me ne scuso.
> Comuque non la ritengo ne un dogmatico ne una persona la cui conoscenza
> e' fondata sulla "sabbia".
Prima di tutto, scusa il notevole ritardo.
Non ti devi scusare (ne' usare il "Lei" con la maiuscola!)
Ma forse il concetto di cui si parla non e' cosi' fondamentale come
sembra...

> ...
> Riguardo al "Ecco come siete!", sta gentilmente ed immeritatamente
> usando nei miei confronti il plurale majestatis, oppure a quale insieme
> di persone ritiene faccia parte? :-)
Mi spiego. Ho preso il tuo intervento a pretesto per una polemica molto
piu' ampia.
Ho notato spesso che verso chi fa scienza si assume questo atteggiamento
ambivalente (sospetto che non di rado lo si faccia in malafede, ma non
sto affatto pensando a te, sia chiaro...).
Da un lato si esprime un rispetto che quasi sfiora l'idolatria (oracoli,
infallibili, ecc.); dall'altra ci si mostra delusi quando qualche
scienziato sbaglia, o mostra di non sapere tutto, o si vede che un
problema non e' ancora risolto, ecc.
Nella piu' benevola delle ipotesi, chi si comporta cosi' mostra di non
aver capito niente della scienza. E purtroppo spesso costoro si reputano
persone colte :-(
Sono opinionisti illustri, filosofi, e compagnia bella...

> Esistono altre possibilita' all'assumere che l'interazione fra causa ed
> effetto sia mediata da qualcosa che viaggia a una certa velocita'?
Il concetto di campo e' una conquista relativamente recente in fisica:
ha meno di due secoli.
In precedenza non appariva assurdo pensare ad azioni istantanee a
distanza, anche se l'idea era criticata da alcuni pensatori.
E non dimenticare che la gravitazione newtoniana e' stata l'unica teoria
accettata fino a 85 anni fa.
L'interazione mediata non e' certo una necessita' logica, anche se a noi
*oggi* sembra ovvia e necessaria.

> Quindi anche se tra due punti un onda si propaga con velocita' (di
> gruppo) superiore a C, nessuna effetto nel secondo punto puo' avere luogo
> (dalla causa che ha generato l'onda nel primo) nell'istante in cui il
> gruppo d'onde "arriva" nel secondo punto?
Il fatto e' che la vel. di gruppo ha un preciso significato: e' la
velocita' del "baricentro". Non implica affatto che *l'inizio*
dell'arrivo dell'onda avvenga anch'esso con vel. >c.
Anzi, questo si puo' escludere in tutti i casi reali che conosciamo.

Hai seguito la discussione su questo stesso argomento nel thread "Le
velocita' delle OEM"?
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Tue Mar 06 2001 - 11:21:53 CET

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