Re: Ricerca didattica

From: Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Wed, 05 Dec 2001 12:02:52 +0100

Mario Leigheb ha scritto:
> Il problema secondo me non e' di fare una "divulgazione decente"
> della fisica moderna, bansi' di fare la "migliore divulgazione
> possibile" della fisica moderna.
> Questo per motivi di cortesia (non e' educato replicare a chi ti
> chiede un'informazione: "non provo neanche a risponderti perche'
> tanto non capiresti"), di democrazia (al contribuente generico si
> chiede un grosso sacrificio economico per sostenere certe ricerche,
> e mi pare giusto cercare di informarlo di come sono spesi i suoi
> soldi), di opportunita' (e' sicuro che qualcuno la divulgazione la
> fara' comunque, quindi tanto vale cercare di farla al meglio).
Sfortunatamente dissento quasi su tutto, e anche se un po' in ritardo,
cerco di replicare.

1. "Miglior divulgazione possibile"?
Termine non definito. Secondo me o e' possibile una divulgazione, o non
lo e'.
Divulgazione dovrebbe significare presentazione rivolta a persone che
non soltanto non sono specialiste, ma che per di piu' non hanno una base
scientifica sufficientemente solida ed estesa.
Per intendersi: uno che abbia studiato fisica al liceo, e magari non se
ne sia piu' occupato (nel senso di studiare) da una decina d'anni.
Bene: la mia tesi e' che questa divulgazione e' semplicemente
impossibile con la fisica dell'ultimo secolo (e forse anche di piu').
Tutta quella che si fa non e' "la migliore possibile": e' una pericolosa
mistificazione. Pericolosa per tutti: per chi la subisce, ma
indirettamente anche per noi che nel campo ci lavoriamo, e vediamo
formare un'immagine del tutto distorta del nostro lavoro.

2. Cortesia.
Secondo me si tratta di un concetto fuori luogo. La cortesia e' utile,
anzi necessaria, nel comuni rapporti umani; e concedo che spesso
richiede una certa dose d'ipocrisia, senza di che i rapporti sarebbero
una continua guerra. Ma in materia scientifica cortesia (quindi
ipocrisia) e' solo falsita': dare una cosa per un'altra. Se tu non puoi
capire, io ho il dovere di dirtelo. Non e' colpa mia ne' tua se le cose
stanno cosi'.
Questo e' tutt'altra cosa dal cercare di cambiare le cose (se
possibile...) agendo sui giovani, sulla scuola, sugli insegnanti. Cosa
alla quale, come ben sa chi mi conosce, dedico parecchie energie ormai
da 40 anni (leggasi quaranta).

3. Democrazia.
Qui il discorso si allarga, perche' il problema non c'e' solo in materia
di scienza, ma in quasi tutti i campi.
Bisogna dire chiaro che la societa' moderna e' cosi' complessa che
nessuno e' in grado di padroneggiarne tutti gli aspetti e di dare
giudizi consapevoli. Questo vale per la scienza (e per le sue
applicazioni) ma anche per l'economia, il diritto, ecc. ecc.
Il tema e' ovviamente OT e io non ne sono certo uno specialista, quindi
non insisto. Ma bisogna avere il coraggio di dire che e' una pia
illusione (o un'ipocrisia) dare a intendere ai cittadini che avendo
fatta un po' di divulgazione abbiamo giustificato i soldi con cui si
pagano i nostri stipendi, le ricerche, i viaggi, le pubblicazioni, ecc.
Al piu' questa e' una nostra esigenza politica: dobbiamo farli contenti,
se no s'incazzano e ci tolgono i mezzi per lavorare... Ma di fatto,
almeno in Italia, il meccanismo funziona in modo diverso: le decisioni
sui fondi alla ricerca sono assai mediate, e non dipendono quasi per
nulla dell'imagine che della scienza hanno i comuni cittadini.

4. Opportunita'.
Neppure questo argomento mi convince. Se un divulgatore scrive cazzate,
io voglio avere il diritto di dirlo alto e forte. Non mi debbo per forza
compromettere, finendo di fatto nella stessa barca. Finirei per essere
indotto al "cane non morde cane": quello che lui ha scritto non mi
piace, ma in fondo anche quello che ho scritto io e' discutibile, e non
sta bene dare addosso al collega (del quale poi un giorno potrei avere
bisogno...).

Ci sarebbe ancora da dire che cosa invece secondo sarebbe possibile,
sotto certe difficili condizioni. Ma ho scritto abbastanza per ora.
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Wed Dec 05 2001 - 12:02:52 CET

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