Il 20/08/2018 15:52, Elio Fabri ha scritto:
> Tanto che sono sicuro che nessuno mi crederà, anche se sono
> altrettanto sicuro che nessuno avrà il coraggio di dirmi che sono io
> che sbaglio.
> Vediamo se mi smentite, dopo questa provocazione :-)
Subito ;-): nel mio piccolo, concordo interamente con te.
...
> 2) pertanto la presenza del redshift (che c'è anche nell'astronave
> accelerata, spazio-tempo veramente piatto) non può essere usata come
> prova della curvatura.
>
> E' questo il grave errore di F.
> Rimarrebbe da spiegare il secondo punto: se la conclusione è falsa, il
> ragionamento, che parte da premesse vere, deve essere errato.
> Dov'è l'errore?
> Naturalmente c'è, ma eventualmente ne parliamo in seguito.
>
> Per ora mi limito immodestamente a chiedervi di confrontare gli
> argomenti di F. con quelli del mio Q16, pagine 121-125
Mi sembra che tu l'abbia appunto già scritto nel brano
citato del Q16, comunque direi che l'errore consista
nell'aver dedotto dal fatto che in un riferimento
accelerato, o localmente equivalentemente per il PE in un
riferimento solidale alla Terra, la metrica non sia quella
di Minkowski, il fatto che lo spaziotempo sia curvo
(tensore di Riemann non nullo), la prima proposizione
non implica la seconda. Lo stesso errore, con uno schema
e un ragionamento del tutto analogo a quello di Feynman,
si trova nel par. 7.3 di Gravitation.
Invece si potrebbe meglio dire che l'effetto di redshift
gravitazionale venga spiegato come una conseguenza del
fatto che la metrica in un riferimento accelerato nello
spazio vuoto o in un riferimento solidale alla Terra non
è quella di Minkowski, cioè come un effetto associato
alla geometria dello spaziotempo ma non necessariamente
al fatto questo risulti curvo.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Wed Aug 22 2018 - 17:28:59 CEST